PALERMO – Il primo giorno di scuola dei nuovi assessori del governo Musumeci è oggi. Il presidente ha convocato alle 15 la prima riunione di giunta a Palazzo d’Orleans. Sarà l’occasione per i dodici assessori di sedersi attorno allo stesso tavolo ma al di là dei convenevoli potrebbero arrivare già i primi provvedimenti del nuovo governo. Trovata la quadra sugli incarichi politici, infatti, non è un mistero che Nello Musumeci voglia da subito mettere mano a un robusto spoils system della burocrazia regionale, che per il governatore è un passaggio cruciale.
E la primissima casella su cui si interverrà, forse già oggi pomeriggio è quella del segretario generale. Potrebbe finire con questo novembre il lungo regno di Patrizia Monterosso, che lascerà posto a Maria Mattarella, avvocato, figlia di Piersanti e nipote del Presidente della Repubblica. La dirigente regionale ha accettato la proposta di Musumeci e subentrerà a Monterosso a capo della burocrazia regionale, completando un’ascesa fulminea che in questo 2017 l’aveva già vista diventare avvocato generale.
Ancora da definire il futuro di Monterosso. La dirigente esterna con ogni probabilità resterà nei piani alti della burocrazia. Un bel pezzo di centrodestra, Forza Italia in primis, la considera una risorsa da valorizzare. Si è parlato di un suo possibile ritorno al Turismo, dove però è arrivato un assessore di Fratelli d’Italia. La futura ex segretaria generale potrebbe allora finire a un altro dipartimento.
Si parla con insistenza di un cambio in vista anche alla Programmazione. Il governatore infatti avrebbe confidato di voler cambiare il capodipartimento della Programmazione, l’esperto Vincenzo Falgares. Al suo posto, per la gestione quindi dei miliardi di fondi europei a disposizione della Sicilia, potrebbe arrivare Roberto Sanfilippo, già capo di gabinetto di Stancanelli. In alternativa, per Sanfilippo ci sarebbe comunque un posto in un ufficio di staff.
Un altro esterno in avvicinamento è Massimo Russo. Il magistrato già assessore di Lombardo potrebbe andare a dirigere il delicatissimo dipartimento dei Rifiuti. Ma un’altra suggestione è quella di un suo ritorno alla Sanità come dirigente, in tandem con l’assessore più vicino a Musumeci, Ruggero Razza. Ma tra il dire il fare c’è di mezzo il Csm, che deve autorizzare l’incarico. Altro nome esterno che è circolato è quello di Gianni Bocchieri, dirigente generale della Regione Lombardia alla Formazione, un esperto che piace nel centrodestra e non solo.