PALERMO – “In merito dell’invito a dedurre – che ho appreso dalla stampa, non avendo ricevuto alcuna formale richiesta – da parte della Corte dei conti, relativo alla assunzione della dottoressa Monterosso quale segretario generale della regione, preciso quanto segue: 1) la selezione della dottoressa Monterosso è stata effettuata dagli uffici tecnici della regione, mediante la comparazione dei titoli della stessa con quelli di tutti i dirigenti della regione; da tale comparazione risulta chiaramente il possesso di tutti i requisiti per la nomina in misura maggiore rispetto ad altri dirigenti; 2) la giunta regionale ha possibilità di potere assumere due dirigenti esterni ed il mio governo non ha mai superato il limite previsto dalla legge. Forniremo, dunque, alla Corte dei conti, quando ce ne farà formale richiesta, la documentazione necessaria a fare chiarezza”. Così l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta in merito alle notizie relative alla nomina di Patrizia Monterosso. “Sul piano più generale, mi sembra semplicistico affermare che ci sia stato un danno, dal momento che la dottoressa Monterosso ha lavorato con impegno facendo risparmiare, con la sua attenta gestione, notevoli risorse al bilancio regionale”, conclude Crocetta.
“Quando la dottoressa Monterosso è stata nominata da Lombardo segretario generale aveva i titoli per farlo e un curriculum adatto. Appare strano che questa inchiesta si faccia dopo dodici anni. Non ho ricevuto alcuna richiesta di chiarimento se non attraverso i giornali. Durante il mio governo la dottoressa Monterosso ha lavorato con diligenza, competenza, difendendo l’interesse pubblico e nessuno può contestare il fatto che ha una conoscenza profonda della macchina amministrativa”. Lo dice l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta. “Non voglio parlare di giustizia ad orologeria, ma ci sono alcune cose inquietanti – aggiunge – che spingono a pensarlo, dal momento che non è stata fatta prima una verifica curriculare e ci sveglia quando sussiste l’ipotesi che possa ricoprire l’ incarico di segretario generale dell’Ars”. “Resta l’amarezza di aver cercato di ‘ripulire’ la Regione e non aver avuto riposte – conclude- su inchieste precise e documentate. Sembra quasi che se non elimini la Monterosso non sei un buon amministratore. E questa mi appare un’ argomentazione più politica che tecnico giuridica”. (ANSA)