PALERMO – Errori e lentezze nel sistema, difficoltà nell’accesso alla piattaforma telematica Rousseau, nominativi mancanti e candidati ritirati ma il cui nome compare ancora nel sistema. Avvio nel caos per le Parlamentarie del Movimento cinque stelle che dovranno selezionare i candidati nei collegi plurinominali di Camera e Senato. Molti attivisti siciliani segnalano delle falle nel sistema messo a punto per la votazione online. Un malumore diffuso che alla fine porta il deputato regionale M5s Giovanni Di Caro a esporsi: “Un sistema informatico, comunque complesso, che anziché velocizzare e semplificare complica e rallenta un processo, è un sistema informatico che ha fallito il suo scopo primario. Tutto il resto conta poco”, scrive su Facebook.
In diversi casi non risultano i nomi di attivisti e simpatizzanti che avevano proposto la propria candidatura: è il caso dell’attivista di Marineo Daniela Morfino e Monica Modica: entrambe si erano proposte al Senato nel collegio plurinominale Sicilia 1, in cui figurano 326 candidati per un’area che abbraccia l’intera Sicilia occidentale. Nello stesso collegio non risultano i nominativi della palermitana Tiziana Di Pasquale e di Gianluca Ciotta: quest’ultimo fu candidato sindaco del Movimento cinque stelle a Licata, città dove qualche mese fa si accese una polemica sulla designazione dell’ex primo cittadino Angelo Cambiano come assessore di Giancarlo Cancelleri. Assente anche il nome di Maurizio Oddo, candidato sindaco del movimento alle ultime Amministrative di Erice, che aveva proposto la sua candidatura per Palazzo Madama.
Difficile capire se si tratti di un problema tecnico o di una esclusione a seguito di segnalazioni. “Non risulto in lista ma non ho mai ricevuto nessuna mail di esclusione”, scrive Modica sul suo profilo Facebook: la nuora dell’antropologo Nino Buttitta, attivista di Trapani, giudica “nulle” le votazioni. Si affida al social network anche Morfino: “Ho ricevuto tante chiamate perché non mi trovano in lista. Calma, stanno provvedendo”. Anche Morfino chiede di “annullare le votazioni perché falsate” dal momento che “sono stati inseriti attivisti che non hanno neanche presentato la disponibilità alla candidatura” a fronte di “attivisti esclusi senza motivazione – scrive – come me”. Parole che precedono un nuovo sfogo: “Sono stata esclusa dalle liste e nessuno mi sa dire perché. Ho chiamato Cancelleri che mi conferma che su di me non ha ricevuto alcuna segnalazione che giustifichi la mia esclusione e non mi sa dare una spiegazione. Anche Ignazio Corrao non sa che dire. Pesto i piedi a qualcuno? Voglio risposte, migliaia di attivisti mi stanno chiamando”.
In queste ore è Facebook a veicolare il malcontento della base. “Sono certo che lo staff prima di subito chiarirà o bloccherà queste parlamentarie: gli esclusi noti sono più degli inclusi ignoti”, scrive Andrea Volpe, anche lui candidato. Nel caos delle Parlamentarie c’è chi, come Luca Cimò e Sergio Marchesini, si ritrova in lista senza avere completato l’autocandidatura con la presentazione di tutti i documenti: entrambi risultano cliccabili per il collegio plurinominale Sicilia 1 del Senato.
“Piccoli problemi tecnici in via di risoluzione”, spiegano dallo staff Comunicazione nazionale del movimento ma in queste prime ore di votazione sono diversi gli iscritti che si stanno rivolgendo ai vertici per chiedere spiegazioni. “Sappiamo che ci sono difficoltà nell’accesso alla piattaforma – spiega Ignazio Corrao, europarlamentare M5s e coordinatore nazionale della campagna elettorale pentastellata – ma è una cosa che può accadere visto l’alto numero di candidati e lo staff sta intervenendo, c’è comunque tempo fino a domani per le votazioni”. Nessuna certezza, invece, sui motivi che hanno portato alla esclusione di alcuni nomi: potrebbe trattarsi di un problema tecnico, “ma in tanti – conferma Corrao – sono stati esclusi perché in base alle nostre regole non avrebbero potuto candidarsi”.
“Iniziano le parlamentarie del MoVimento 5 Stelle! Mentre tutti i partiti decidono nelle segrete stanze chi mettere nelle liste bloccate che si sono approvati con il Rosatellum, noi utilizziamo un metodo democratico e all’avanguardia in tutto il mondo: la votazione online e diretta da parte dei nostri iscritti”, è stato l’annuncio in mattinata dal blog di Beppe Grillo con una precisazione: sarà possibile votare oggi e mercoledì, dalle 20 alle 21 ma “nel caso si creasse, per la grande partecipazione, l’effetto di coda virtuale ai seggi nelle ultime ore che potrebbe causare difficoltà ad accedere al sito la scadenza sarà prorogata e sarà possibile votare dalle 10 alle 14 di giovedì 18 gennaio”.
Lunedì, a poche ore dal via libera alle Parlamentarie, la deputata palermitana uscente Loredana Lupo aveva abbandonato la corsa: “Quello in cui ci siamo trasformati è probabilmente la cosa giusta da fare, ma non mi appartiene più”, sono state le sue parole. Tutto questo mentre su Facebook non è passato inosservato un video in cui alcuni attivisti delle Madonie si sono riuniti per discutere delle votazioni online: nel corso dell’incontro è stata prospettata anche la possibilità di una convergenza su alcuni nomi. Il tutto nonostante il divieto di mettere in campo cordate per sostenere i singoli candidati.
Da Catania, intanto, rimbalzano alcune indiscrezioni sulle scelte per le candidature nei collegi uninominali. Secondo il quotidiano La Sicilia il movimento potrebbe puntare sul giornalista modicano Paolo Borrometi, che vive sotto scorta per via delle minacce subite dopo alcune inchieste. Il giornalista ha però smentito. Lo stesso quotidiano cita l’ex capo di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo. Restano in campo anche i nomi di Federica Argentati e Salvatore Corallo, entrambi designati assessori da Cancelleri nel corso della campagna elettorale per le Regionali, mentre nel capoluogo prende corpo l’ipotesi di vedere in campo l’ex radicale e socialista Aldo Penna, già designato assessore da Ugo Forello alle scorse Amministrative.
*Aggiornamento ore 20.22
“Non sono candidato con il Movimento 5 Stelle ad alcunché. Con i pentastellati discuto con piacere nell’interesse dei liberali, che rappresento come segretario nazionale di LiberaItalia. La mia stima per Di Maio, tutt’altro che sprovveduto come vogliono dipingerlo alcuni impresentabili, non prevede trattative a titolo personale. Certo, mi piacerebbe che i liberali realizzassero un’alleanza con i 5 stelle”. Lo dice Antonio Fiumefreddo, segretario nazionale di LiberaItalia. “A Di Maio ho più volte detto che per vincere occorre mettere insieme tutti coloro che nel Paese vogliono il cambiamento e che il partito unico è da sempre un pericolo per la democrazia. In Sicilia – conclude – hanno perso anche per questo e in Italia occorre che la lezione torni utile per il 4 marzo”.