SIRACUSA – Testa alla Grecia classica e piedi… e piedi a terra. Sembra un monito alla nuova amministrazione comunale quanto accaduto oggi a Siracusa in due aree cruciali del proprio centro storico. È stata chiusa al passeggio dei pedoni una parte del Lungomare di Levante, quello che va da Castello Maniace alle Mura spagnole. L’area inibita è quella compresa tra largo della Gancia e Forte Vigliena, che ospita un solarium molto frequentato da residenti e turisti: è l’area del lungomare tra le preferite dei villeggianti, dalla quale viene ritratto uno dei colpi d’occhio classici di Ortigia, la cupola della chiesa di San Martino.
“Lo stato di forte fatiscenza” ha costretto per precauzione alla inibizione dell’area. Lo dice il dirigente dei Lavori pubblici Natale Borgione, che stamattina con altri colleghi dell’ufficio tecnico e l’assessore comunale Giusy Genovesi, ha effettuato un sopralluogo via mare grazie ai mezzi della Capitaneria di porto. La verifica riguardava lo stato di conservazione dei muraglioni e delle strutture di calcestruzzo di cemento armato dei marciapiedi. “Da un esame visivo sono risultati fortemente ammalorati”, ha confermato Borgione. Che ha proseguito: “La combinazione ossidazione ferri e lo stato del calcestruzzo mostrano una struttura che ha perso gran parte delle sue caratteristiche originarie. Per evitare rischi limitiamo l’utilizzo del lungomare”.
Una relazione più ampia sarà stilata la prossima settimana. Per precauzione è stata subito emessa ordinanza di inibizione. La parte inibita resta quella pedonale. Su marciapiedi a strapiombo sul mare e ringhiere da tempo si erano soffermate le preoccupazioni e le segnalazioni dei cittadini. In questi giorni e ancora oggi migliaia di turisti passeggiano per quel lungomare. “La tutela della pubblica incolumità è la priorità dell’amministrazione – ha detto l’assessore Genovesi -: per questo, in attesa della relazione dei tecnici, riteniamo sia opportuno interdire ai pedoni i marciapiedi a sbalzo in quel tratto”. Riguardo al recupero dell’area l’amministrazione avrebbe già un’idea: “Il Comune – ha annunciato l’assessore – ha già un progetto di restauro e consolidamento strutturale dei muraglioni di Ortigia del quale è stato realizzato uno stralcio. Il nostro obiettivo sarà quello di completare l’opera attraverso la ricerca e l’individuazione di fondi che ci mettano nelle condizioni di intervenire celermente per sanare le strutture deteriorate”.
E proprio mentre correvano ai ripari per affrontare questo problema, i tecnici comunali erano chiamati a intervenire su un altro allarme nella centralissima piazza Archimede. È crollato il cornicione del palazzo della Prefettura: “Abbiamo transennato momentaneamente l’area, in emergenza – ha spiegato ancora Borgione -. Stiamo cercando di apporre anziché picchetti e reti metalliche, delle transenne che diano un maggiore decoro e raggiungano lo stesso obiettivo. Lunedì si provvederà a chiedere ai proprietari dell’immobile, tramite ordinanza, di intervenire”. Il problema è che il proprietario dell’immobile è il Libero consorzio comunale, che tre mesi fa ha dichiarato il dissesto finanziario.