“Lavoravo in nero per il papà di Luigi Di Maio”. Queste le parole di Salvatore Pizzo ai microfoni del programma “Le Iene”. L’uomo, che come il vice premier viene da Pomigliano, in provincia di Napoli, sarebbe infatti un ex operaio, assunto in maniera irregolare da Antonio Di Maio, padre di Luigi.
Durante un’intervista andata in onda ieri sera, Sasà (così si fa chiamare l’operaio) ha raccontato di aver lavorato illegalmente per l’impresa edile della famiglia e di essere stato pagato direttamente Antonio. Pizzo ha inoltre ricostruito la storia di un incidente che lo ha visto coinvolto alcuni anni fa, proprio all’interno di quei cantieri: al manovale, stando al racconto della trasmissione di Italia 1, fu chiesto nascondere l’accaduto e di affermare invece di essersi fatto male a casa.
Dopo aver raccolto la testimonianza di Sasà, le Iene sono andate a chiedere spiegazioni direttamente al ministro del Lavoro, che ha cercato fin da subito di prendere le distanze dalla vicenda: “Io e mio padre per anni non ci siamo neanche parlati, non c’è stato un bel rapporto, adesso è migliorato un po’. Non sapevo di lavoratori in nero”. Infine, lo stesso Di Maio ha affermato di volerci vedere chiaro: “Devo verificare questa cosa, verifichiamo tutto assolutamente. Chiederò spiegazioni a mio padre e vi farò sapere”.