Per il “collegato dei collegati”, dopo lo stop in Aula, il cammino difficile continua anche in commissione. Il testo che dovrebbe riassumere i quattro collegati frenati prima dell’estate ha subito un brusco stop in settimana a Sala d’Ercole, con le opposizioni che insieme hanno imposto il ritorno in commissione della variegata norma. Che ancora tiene idealmente aperta la sessione di bilancio dell’anno scorso quando sarebbero vicini i tempi per iniziare quella di quest’anno.
Ma il “super-collegato” non ha lasciato scontente solo le opposizioni. Pochi hanno notato in realtà che sul testo, accompagnato dalle firme dei capigruppo di maggioranza, ne mancava appunto una. Quella di Carmelo Pullara, del gruppo Popolari e autonomisti. Un gruppo importante nella maggioranza, che esprime la bellezza di tre assessori e un vicepresidente dell’Ars. E quella firma non mancava certo per caso. Pullara è molto critico sul super-collegato e ha ribadito le sue perplessità anche nella seduta della Quinta commissione dove il testo ha fatto mestamente ritorno. “Non avevo visto le norme inserite e quindi non ho ritenuto di firmarlo al buio – spiega a Livesicilia il capogruppo di centristi e autonomisti -. Le discussioni successive hanno dato atto che forse era opportuno un maggiore coinvolgimento”.
La bocciatura Pullara la spiega nel merito: “Ho avuto l’impressione che le norme inserite nel collegato non fossero quelle volute in modo trasversale. Questa sintesi veniva dopo mesi di lavoro sugli altri collegati, che avevano coinvolto tutti i deputati. Io avrei preferito si andasse avanti sui quattro collegati ma se dobbiamo andare avanti con un’unica impalcatura questa deve rendere atto del lavoro fatto nelle singole commissioni dai deputati”. Secondo il capogruppo dei Popolari-Autonomisti sono saltate norme importanti: “E non si parli di marchette, perché quelle sono cose fatte nell’interesse di una persona, le cose che vanno fatte nell’interesse dei territori sono istanze da portare avanti”.
Insomma, il cammino del maxiemendamento portato in Aula dopo le ferie si annuncia ancora complicato. Con 33 deputati di opposizione compatti contro e con una maggioranza divisa, il supercollegato rischia di venire sommerso da una valanga di emendamenti.