La malattia, il ricordo, gli applausi | L'ultimo saluto a Cesare Vincenti - Live Sicilia

La malattia, il ricordo, gli applausi | L’ultimo saluto a Cesare Vincenti

I funerali del magistrato nella Chiesa di San Francesco di Paola a Palermo. LE FOTO

PALERMO – La morte pone chi resta in vita di fronte al mistero della fede. Una fede che può vacillare, ma anche confortare. Padre Antonio Porretto, davanti ad una platea che gremisce la chiesa di San Francesco di Paola, a Palermo, non sfugge agli interrogativi. Al contrario li passa in rassegna assieme a coloro che si sono radunati per i funerali del magistrato Cesare Vincenti.

“Il mistero della morte – dice – serva a tutti noi per ‘rientrare’ le nostre vita”. Ad ascoltarlo, in prima fila, ci sono i congiunti le cui “lacrime purificano nel giorno in cui Cesare ci chiede una pausa dagli affanni quotidiani per riflettere”. Vincenti ha scelto di morire, afflitto da una malattia che aveva tarlato la sua mente. Padre Antonio non cerca scorciatoie neppure quando ricorda il gesto materiale con cui il magistrato ha rinunciato alla vita: “In quel volo chissà quante parole di amore Dio ti ha pronunciato”.

Quello di Cesare, lo chiama sempre per nome perché gli è stato vicino in questi anni difficili, viene paragonato dal sacerdote al gesto di un’altra persona a lui cara: “Mia nonna ha compiuto un gesto di libertà e amore grande perché non voleva vederci soffrire”. La comunione nel dolore avvicina il prete, ancor di più, alla famiglia.

Poi, l’invito alla platea a guardasi dentro: “Non sei l’unico morto, con lo sguardo rivolto al feretro, chissà quante gente qui non sa amare, non sa perdonare. Cesare mi chiese una cosa umile da fare per aiutare la nostra comunità. Era disposto anche a fare le pulizie, voleva sentirsi vivo anche nella malattia”.

Ecco “il dono” che Vincenti lascia ad amici, parenti e conoscenti: “Tornate a casa e aiutate chi vi sta accanto, confortatelo, solo allora la chiamata di Cesare avrà avuto un senso. Ricordati (è a Vincenti che si rivolge direttamente) anche di quelli che in vita non ti hanno voluto tanto bene, hanno tempo per convertirsi. C’è la luce oltre il puzzo della morte”.

Ardito sarebbe cogliere nelle parole del sacerdote un collegamento con le vicende personali di Vincenti. Oggi è solo il giorno del ricordo. E uno dei figli, Andrea, ricorda così il padre: “Per lui non era mai troppo tardi, lui non era mai troppo stanco per aiutarci. Era un uomo di immensa bontà e sensibilità. Ma anche di immensa forza e determinazione. Un uomo che ci ha insegnato l’umiltà, il rispetto e la correttezza. È stato un papà modello. Lui non faceva il magistrato, lui era un magistrato. Per lui contavano i fatti, non i chiacchiericci. La sostanza, non all’apparenza. Una terribile malattia ce l’ha portato via”.

La chiesa è gremita di operatori del diritto. Principalmente colleghi giudici che hanno condiviso una parte, più o meno lunga, degli anni trascorsi in magistratura. Come il presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale: “Difficile ricordare qui tanti anni di carriera. La professionalità di Cesare è fuori dubbio. Questo è un grande lutto per la magistratura italiana. Ha dimostrato per tutta la sua carriera di essere un magistrato dotato professionalmente e umano. Con una dote che tutti i magistrati dovrebbero possedere: l’equilibrio. Alla famiglia, che amava, ha dedicato tutto se stesso, da padre e marito esemplare”.

È composta dagli avvocati probabilmente la più folta rappresentanza in chiesa. Prende la parola Massimo Motisi, penalista e consigliere dell’Ordine: “Porto il saluto di tutti gli avvocati palermitani e del presidente Giovanni Immordino che oggi non è qui a causa di un impegno istituzionale. Oggi vogliamo ricordare l’uomo, cosa ha significato per noi avere lui come giudice: mai in 25 anni ho visto un tratto che fosse meno che elegante, mai un accenno di arroganza, mai scostante. Sempre semplice e autorevole. Così come sono gli uomini che non hanno nulla da dimostrare”. Il feretro ha lasciato la chiesa di San Francesco accompagnato dagli applausi dei presenti.

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