“La manovra correttiva è un provvedimento iniquo. Stupisce la sottovalutazione dei colleghi degli altri sindacati relativamente al blocco nel pubblico impiego e ai tagli che ci saranno sui contratti già rinnovati: operazioni che di fatto riducono il ruolo della contrattazione, riscrivendo persino ciò che è stato già scritto”. L’ha detto Enrico Panini, segretario confederale Cgil, intervenendo al direttivo del sindacato siciliano. “Se togliamo la foglia di fico del declamato intervento sugli ‘alti papaveri’ e di quello parziale sulla politica – ha sottolineato – la realtà è che a pagare saranno sempre i soliti. E’ per questo che abbiamo deciso per una mobilitazione che ha come tappe la manifestazione nazionale del 12 – pubblico
impiego e istruzione – e lo sciopero generale del 25 giugno”. Panini ha sottolineato che “la manovra è una operazione grave sullo Stato e sulla cosa pubblica, con la riduzione di trasferimenti di risorse e un taglio lineare del 10% ai ministeri che si tradurrà in un’ulteriore riduzione agli enti locali”.
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