Clan Cappello, lo spaccio |per "finanziare" i boss detenuti - Live Sicilia

Clan Cappello, lo spaccio |per “finanziare” i boss detenuti

La "piazza" del Tondicello della Playa. Parla il pentito Salvuccio Bonaccorsi.

mafia - Le rivelazioni
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CATANIA – Droga, di tutti i tipi e per tutti i gusti. Per attirare più clienti possibili e fare schizzare i guadagni. Il Tondicello della Playa, così è chiamata dai catanesi piazza Caduti del Mare, è uno dei supermarket di spaccio più forniti del rione Angeli Custodi di Catania. E sarebbe gestito dal gruppo dei Carateddi, frangia militare del clan Cappello. Non è una piazza qualsiasi. È stata creata per un motivo preciso. Deve macinare soldi. Soldi a palate. Denaro che serve per pagare gli stipendi ai boss che hanno avuto la sventura di finire in gattabuia.

Salvuccio Bonaccorsi, figlio del capo bastone della cosca Concetto ed ex reggente, è cristallino: “Voglio precisare che questa piazza non è una semplice piazza di spaccio, che chiunque sia la gestisce e si prende i proventi, poiché la piazza di spaccio del tondicello della playa è proprio nata per gli affiliati del clan Cappello con i Carateddi”. Il giovane pentito va dritto al nocciolo: “In pratica da questa piazza devono uscire ogni mese i soldi per i detenuti”. Bisogna garantire la cifra necessaria da inviare alle famiglie degli affiliati reclusi. Il resto dei proventi può intascarselo chi gestisce la piazza. “Poi se loro – afferma Bonaccorsi – sono capaci di guadagnare trenta, quaranta mila euro al mese, sono affari suoi. L’importante è che devono corrispondere a quello che devono uscire. Il resto è tutto loro. Quindi è una responsabilità molto pesante”.

E chi avrebbe questa responsabilità così pesante? Salvuccio Bonaccorsi può fare un quadro di qualche tempo fa. Quando nel 2011 esce da carcere, il pentito mette le cose in chiaro con il clan: “Il capo dei Carateddi ero io”. La gestione della “piazza del tondicello della playa” avrebbe fatto “capo ad Attilio Bellia, ma i gestori – spiega il collaboratore – erano Gaetano Bellia e Sebastiano Sozzi, sempre sotto mio riferimento”.


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