Maxi inchiesta sulla SuperCamera |Nomine Sac, Bianco indagato - Live Sicilia

Maxi inchiesta sulla SuperCamera |Nomine Sac, Bianco indagato

Sono almeno 10 gli indagati. Bianco: "Dimostrerò insussistenza del reato". Brandara (Irsap): "Un’onta che non mi appartiene".

CATANIA – Quel voto a Ornella Laneri come amministratore delegato della Sac è costato caro a Enzo Bianco, sindaco metropolitano di Catania. Il primo inquilino di Palazzo degli Elefanti è indagato (insieme ai tre commissari regionali) per uno dei filoni della maxi inchiesta sull’iter di accorpamento della Camera di Commercio del Sud Est. L’indagine (raccontata oggi sul quotidiano La Sicilia, ndr) è legata all’assemblea dei soci dell’aeroporto di Catania che portò alla nomina dell’imprenditrice catanese come Ad della società che gestisce Fontanarossa. Una nomina che porta – come abbiamo raccontato sulle colonne di questo giornale – per ben due volte gli uomini della sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Squadra Mobile all’Aeroporto di Catania per acquisire verbali e atti. Il nodo della questione è che chi aveva votato per Ornella Laneri avrebbe agito nella consapevolezza che la donna non aveva i requisiti previsti della Statuto della Sac per poter ricoprire l’incarico di Amministratore Delegato. Abuso d’ufficio sarebbe l’accusa più pesante nei confronti dei cinque che hanno vergato il nome dell’imprenditrice dello Sheraton nella seduta del 26 luglio 2016. Oltre al sindaco metropolitano Enzo Bianco, sono coinvolti Roberto Rizzo, commissario della Camera di Commercio di Catania, il commissario Irsap Maria Grazia Brandara, il commissario del Libero Consorzio di Siracusa, Antonino Lutri Dario Tornebene, commissario Camera di Commercio di Siracusa. Tra le contestazioni anche omissione in atto pubblico ed errore diretto da un’altrui inganno. E finisce iscritta nel registro degli indagati anche Ornella Laneri. Ci sarebbero anche una serie di intercettazioni che inchiodano i soci della Sac e la Laneri.

Bianco che ha ricevuto la notifica (con richiesta di nomina di un difensore di fiducia) venerdì scorso replica attraverso una nota.  Avrò modo di dimostrare già nei prossimi giorni la piena correttezza nel comportamento dei soci della S.p.a. SAC nella nomina dell’Amministratore delegato Ornella Laneri”, dichiara. “Stento a comprendere quale possa essere il rilievo penale nella vicenda. Una cosa è la legittimità di un atto (stiamo parlando di un voto in un’assemblea di soci) una cosa è una fattispecie penalmente rilevante. Com’è noto la valutazione del possesso dei requisiti è affidata peraltro dallo Statuto al Collegio sindacale. Appena ne avrò la possibilità spiegherò nelle sedi competenti e con ogni rispetto verso la Magistratura, le ragioni per cui ho votato a favore della nomina come amministratore della società gestore dell’aeroporto di una imprenditrice di valore e di grandi capacità. Come ho fatto successivamente nei confronti del nuovo amministratore della Società. Con serenità ma con la dovuta fermezza. Sono certo di potere dimostrare subito e nelle sedi appropriate la totale insussistenza del reato ipotizzato”, conclude il sindaco metropolitano.

Sulla stessa linea il commento di Maria Grazia Brandara, Commissario straordinario Irsap Sicilia: “Avevo scelto di non commentare l’atto di notifica, ma ho deciso di farlo per manifestare tutta la mia amarezza nei confronti di una vicenda che mi colpisce profondamente come un’onta che non mi appartiene, e non appartiene alla mia storia personale e al mio operato. Nell’attesa che la vicenda si chiarisca per dimostrare l’assenza di alcuna scorrettezza in ordine alla nomina dell’Amministratore delegato Ornella Laneri, non posso che condividere la parole del sindaco di Catania, Enzo Bianco, e la sua perplessità oltre che la sorpresa dinnanzi ai reati ipotizzati, dal momento che l’assemblea dei soci Sac ha agito nel suo legittimo ruolo affidandosi alle valutazioni del possesso dei requisiti al Collegio sindacale come previsto dallo Statuto. Rimango serena e fiduciosa nel lavoro della Magistratura, certa di aver agito correttamente e di poter fare chiarezza nelle opportune sedi”. L’atto notificato nella maggior parte dei casi anticipa l’avviso di conclusione indagini, che sarebbe già pronto sul tavolo del procuratore Carmelo Zuccaro.

Nessuna irregolarità, invece, sarebbe stata riscontrata nella nomina dell’attuale amministratore delegato della Sac Nico Torrisi. “Non voglio parlare di questa vicenda – afferma Torrisi a LiveSicilia – che non conosco e che mi ha dato in passato sufficiente amarezza per il modo in cui si sono svolte le cose. Non intendo commentare anche per rispetto delle persone coinvolte. Con alcune, infatti, sono legato anche da rapporti di amicizia (Ornella Laneri ed Enzo Bianco, ndr)”. Nico Torrisi poi glissa la domanda su una paventata ipotesi di costituzione di parte civile nel procedimento. “Non è tempo per queste valutazioni”, dice. La scelta di nominare Ornella Laneri ai vertici dell’aeroporto di fatto fece sfumare l’elezione del rappresentante di Federalberghi. Il nome della manager dello Sheraton fu suggerito da Rosario Crocetta in persona ma spinto fortemente dalla cordata di Confindustria e quindi da Ivan Lo Bello.

Il caso investigativo delle nomine Sac infatti è solo il pezzo conclusivo dell’inchiesta più importante legata all’iter di accorpamento della Camera di Commercio di Cataniache già da un anno vede indagato il commissario Alfio Pagliaro, che da sempre ha respinto gli addebiti dichiarando la regolarità delle procedure. Le contestazioni sono abuso d’ufficio, falso ideologico e omissioni. Iscritti nel registro degli indagati anche due dipendenti della Camera di Commercio, Stefano Alì e Giovanni Brafa Musicoro. Venerdì scorso, per questo filone investigativo, è arrivata la notifica e l’identificazione al presidente di Confcommercio Catania, Riccardo Galimberti. Per lui l’accusa è di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. Iscritti nel registro degli indagati anche i rappresentanti di alcune associazioni di categoria (Cidec, Euromed e Fapi). L’inchiesta si è mossa a seguito di un dettagliato esposto (seguito alcuni mesi dopo da un altro) alla Procura della Repubblica della cordata che fa capo a Confindustria di Ivan Lo Bello e da Confcooperative di Gaetano Mancini (ex Ad della Sac). Nei due esposti si evidenziano diverse anomalie sul numero di imprese soprattutto legate a Confcommercio. Il gioco dei numeri ha portato a definire la composizione della Camera di Commercio del Sud Est con una maggioranza di seggi per Pietro Agen e i “suoi”. L’insediamento dell’organismo è stato rinviato anche dopo le pesanti denunce di Ivan Lo Bello, di Antonello Montante (UnionCamere Sicilia) e della deputazione siracusana sui “presunti vizi” nella procedura. In gioco c’è un piatto troppo ghiotto: il controllo dell’aeroporto di Catania. E chi ha letto le carte della magistratura afferma: “E’ una guerra tra bande”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI