BRONTE – Centoventi anni di storia. Un viaggio nel passato tra articoli di giornali più che datati e foto in bianco e nero di luoghi, viaggiatori, lavoratori. E al centro loro, i rotabili storici della Ferrovia Circumetnea che quei luoghi li hanno attraversati, da quegli articoli sono stati raccontati e da quegli uomini e quelle donne sono stati vissuti. Dalla Locomotiva a vapore FCE n. 10 denominata “Mascali”, risalente addirittura al 1894, passando per il Carro chiuso serie “HB” adibito principalmente al trasporto di animali, fino ad arrivare alla metà degli anni trenta con le Automotrici FCE “AL.56.06” e “AL.56.01”, meglio conosciute come “littorine”, che permisero di accorciare i tempi di percorrenza rispetto alla trazione a vapore e di elevare il comfort del viaggio. Le uniche due, queste, ad essere state preservate del gruppo di sei automotrici ordinate alla FIAT nel 1936 e di cui la “06”, riconoscibile per i suoi tradizionali colori bianco e rosso amaranto, è ancora utilizzata per viaggi turistici.
È il nuovo “Spazio espositivo rotabili storici” inaugurato ieri mattina a Bronte dalla Ferrovia Circumetnea. Ad ospitare l’esposizione, la vecchia rimessa della stazione locale in cui i mezzi storici avevano già trovato ricovero, ma che da ieri, dopo i necessari lavori di adeguamento, apre ufficialmente le sue porte ad appassionati, turisti e semplici curiosi. Uno spazio risalente alla fine del secolo scorso, rimaneggiato negli anni, ma il cui necessario restyling, spiega l’architetto Loredana Cucinotta che ne ha curato i lavori, “è stato fatto recuperando e riciclando materiali ferroviari”. Ed ecco così che pezzi di rotaie sono diventati i maniglioni dei portoni, rivestiti questi con vecchie traverse ferroviarie, diventate queste ultime anche supporto delle teche al cui interno è possibile ammirare modelli in scala di luoghi e locomotive realizzati dall’Associazione Amici della Ferrovia di Catania.
Un progetto diventato realtà grazie al contributo di sponsor privati. Così Alessandro Di Graziano, Direttore generale FCE, che spiega come il nuovo spazio espositivo “sarà fruibile sin da subito a richiesta e sarà gratuito”. Un’ipotesi, aggiunge, potrebbe essere “mettere una teca per le offerte volontarie, ma semplicemente per dare forza a chi vuole gestirlo e non per la Circumetnea”. Papabili per la gestione la Pro Loco di Bronte e l’Associazione Amici della Ferrovia, “perché crediamo che debba essere il territorio a doverlo gestire, a doverlo tenere aperto, a dover essere pronto per chiunque voglia visitarlo”. “Una bella giornata” non solo dal punto di vista storico dunque ma anche dal punto di vista turistico. Nelle parole di Virginio Di Giambattista, Gestore governativo della FCE, direttore generale del Dipartimento del Trasporto Pubblico Locale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, questo nuovo spazio espositivo dovrà essere un altro tassello nel piano di sviluppo della mobilità turistica a livello regionale.
A fargli eco anche l’Assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, le cui prospettive future “sono quelle di arricchire sempre più l’offerta turistica della Regione siciliana e in particolare di arricchire quella intorno al vulcano” Etna che è uno dei principali attrattori naturalistici al mondo. Di fronte alla crescita del turismo e degli attori sociali che investono nel settore, “il compito delle istituzioni, come sta facendo benissimo la FCE – aggiunge infatti – è quella di accompagnare questo percorso e sviluppo”. “Oggi – ha concluso il sindaco di Bronte, Graziano Calanna – quasi nella mentalità comune Etna e FCE cominciano a diventare un binomio inscindibile, quindi se questo è vero, allora è chiaro che un’offerta turistica degna di tale nome non può prescindere da un rapporto sinergico” tra Comune, Regione e Circumetnea. Un accento, quello sulle forti potenzialità turistiche insite nella mobilità su rotaie, che non è mancato nemmeno nelle parole di Pino Firrarello, l’ex primo cittadino anch’egli presente all’inaugurazione.