BRONTE – Un connubio tra arte, storia, bellezze paesaggistiche e tipicità enogastronomiche. E al centro loro, i dieci Castelli che in un abbraccio ideale contornano tutta l’Etna. Dal Castello Ursino di Catania a quelli di Motta Sant’Anastasia, Paternò, Adrano, Aci Castello, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Maletto e Bronte. Un nuovo circuito il cui fine è la messa a sistema del turismo culturale e di quello enogastronomico per destagionalizzare un’offerta che ad oggi ha visto primeggiare il turismo balneare e montano.
È “La Via dei Castelli dell’Etna”, un progetto voluto fortemente dall’Assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, che, presentato in anteprima a febbraio a Catania, ha invece fatto tappa in uno degli scenari che saranno protagonisti del circuito, il Castello Nelson di Bronte, per presentare l’avanzamento dei lavori. Tutto pronto infatti per la prima tappa del tour che interesserà i Castelli di Paternò, Adrano, Randazzo e Bronte e che sarà fruibile a partire da metà settembre. A bordo dei treni della Ferrovia Circumetnea, attraversando paesaggi naturalistici non raggiungibili con altri mezzi, i turisti potranno così visitare i Castelli dei quattro Comuni, accolti dalle Pro Loco locali e accompagnati da guide turistiche qualificate. Il tutto pagando un biglietto unico di ventidue euro, che includerà anche la degustazione dei prodotti tipici della zona.
Un “progetto straordinario”, nella parole di Barbagallo, realizzato grazie alla sinergia tra le istituzioni e che grazie alla convenzione con la FCE e le guide turistiche consente un forte abbattimento dei costi. “Sono convinto – continua l’assessore – che servirà su tre prodotti: turismo interno, turismo straniero e anche per il turismo scolastico”. Un’offerta che verrà potenziata “con delle iniziative sul territorio per accompagnare la promozione dei castelli con delle mostre, degli eventi musicali”.
“La Ferrovia Circumetnea – nella parole del suo direttore, Alessandro Di Graziano – ha centodieci chilometri di binari che abbracciano l’Etna. In questo abbraccio tocca quasi tutti i castelli che sono sorti sul nostro territorio, quindi l’abbinamento Circumetnea percorsi a sistema dei Castelli è stato quasi automatico”. La sfida che si cela dietro questi progetti, a sentirlo dal tavolo dei relatori, sarà aumentare il flusso turistico al punto tale da spronare anche l’apertura domenicale della FCE. “Muovendoci con il trenino – spiega ancora Nino La Spina, presidente Unpli Sicilia – arriviamo ai punti che riusciamo a raggiungere grazie alle stazioni e alla collaborazione della Ferrovia. Per tutti gli altri Castelli che sono fuori da questo circuito ci stiamo attrezzando, anche con la collaborazione sempre della FCE, che metterà dei pullman a disposizione per alcuni spostamenti”. Nei suoi pronostici, dunque, entro settembre il circuito dovrebbe essere interamente pronto per la fruizione.
“Mi aspetto sicuramente un aumento del flusso turistico, ma so che ciò se è necessario non è sufficiente”. È quanto afferma il padrone di casa, il sindaco Graziano Calanna, sintetizzando il pensiero anche degli altri primi cittadini intervenuti. “Da parte nostra come amministrazione –continua infatti – dovremo essere in grado poi di offrire quei servizi che porteranno il turista a parlare bene dei nostri beni e a ritornarci”. E dopo undici anni, con i lavori di restauro al Castello Nelson che partiranno proprio in estate e che si dovrebbero concludere entro poco più di un anno, l’auspicio di Calanna è che “l’azienda accetti la nostra proposta, sempre che ciò sia tecnicamente praticabile, cioè quella di condurre i lavori per step, consentendoci di non chiudere totalmente il castello per più di un anno ma di sfruttarne la parti economicamente sfruttabili anche sotto il profilo turistico”.