CATANIA – È stata inaugurata stamattina l’ampliamento dell’area partenze dell’aeroporto di Catania. Acciaio e vetro per una zona che al primo impatto sembra non nascondere nulla se non le vibrazioni che si avvertono camminandoci sopra. Ma non è proprio così, visto che aver reso calpestabili 400 mq di pavimento, che prima era solo un affaccio sulla zona arrivi, sta avendo ricadute notevoli e positive nel punto più congestionato dell’aeroporto, la zona controlli. I lavori, eseguiti per lo più durante la notte, erano iniziati a ottobre 2015 con un importo complessivo di circa mezzo milione di euro.
Stamattina il taglio del nastro accompagnato dai sorrisi di compiacimento del presidente Rosario Crocetta, dell’assessore regionale Pistorio, del sindaco di Catania, Enzo Bianco, e ovviamente dei piani alti della governance della società di gestione, Gaetano Mancini e Salvatore Bonura, rispettivamente ad e presidente di Sac SpA. Per loro potrebbe essere stata l’ultima rappresentanza ufficiale visto che i loro incarichi potrebbero scadere il 30 giugno. Potrebbero perché “le cariche rimarranno attive fino all’approvazione del bilancio” ha commentato Crocetta poco prima del taglio del nastro.
Da oggi, quindi, l’area partenze dell’aeroporto di Catania è più ampia e, raggiungendo complessivamente i 3000 mq, ha permesso di far avanzare l’area controlli di oltre sei metri, di allungare le rulliere di circa 2,50 mt e di montare una rulliera di ritorno automatica per le vaschette porta-oggetti. In termini di tempo i vantaggi sembrano reali visto che “con le nuove rulliere (lunghe adesso 4,50 mt in uscita, 5,50 mt in entrata e montate solo in due varchi su 10) siamo passati da 120 a 150 controlli orari. Ed entro venerdì 1 luglio – ci dice la security manager dell’aeroporto, Veronica Pappalardo – tutti i varchi verranno ammodernati e allungati per consentire e mantenere il tempo medio che occorre per i controlli. Nei momenti di picco la media è di circa 10-11 minuti. Ovviamente ci sono momenti in cui di minuti ne bastano tre e altri in cui ne occorrono 30”.
Un occhio di riguardo ai tempi di percorrenza, ma questa ristrutturazione ha consentito di offrire ai passeggeri qualche comfort in più: un armadio per la raccolta differenziata, sedili comodi per togliere scarpe o altro prima di passare dalle porte magnetiche e altre panchine a doppia altezza che consentono di “rivestirsi” con un minimo di dignità e senza dover fare i contorsionisti.
LA POLITICA – Appuntamenti doppi stamattina per il governatore Rosario Crocetta e per il sindaco Bianco che sono riusciti a osservare la massima puntualità sia nell’impegno preso con il ministro Orlando per la firma del protocollo per i lavori di adeguamento dell’ex palazzo delle Poste di viale Africa che diventerà la nuova Cittadella della giustizia etnea. Licenziato il ministro proprio all’aeroporto Rosario Crocetta, Enzo Bianco e l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio hanno festeggiato questo ampliamento tagliando il nastro insieme ai vertici Sac, il presidente Salvatore Bonura e l’ad Gaetano Mancini. Eppure in quest’estate infuocata che stiamo vivendo la Sac è al centro di tante discussioni vuoi perché sulla sua governance gioca l’accorpamento in atto delle Camere di Commercio del Sud Est, vuoi perché i suoi vertici sarebbero in scadenza proprio in questi giorni. Il 30 giugno. O forse no.
Presidente Crocetta come avete intenzione di muovervi con le nomine all’interno dell’aeroporto?
“Ne discuteremo col sindaco, con la Camera di Commercio…”.
Però in questo momento è tutto commissariato…
“No. I commissariamenti non influiscono sulle nomine. Il tema è approvare il bilancio e dopo offrire subito una gestione competente dal punto di vista amministrativo. Non si può lasciare l’aeroporto senza governance”.
In tutto questo l’accorpamento delle Camere di Commercio ha un suo peso…
“E lo so, però quelli litigano… che facciamo chiudiamo l’aeroporto?”.
Secondo lei si riesce a fare questo accorpamento entro settembre?
“Sì che ci arriviamo, ma l’aeroporto non può essere penalizzato dalle polemiche”.
Le nomine che verranno fatte adesso saranno temporanee?
“Non ci sono nomine temporanee nei consigli d’amministrazione. Chiunque viene nominato in CdA viene sottoposto alla regolamentazione civile. Noi dobbiamo nominare persone competenti che possano aiutare questa crescita positiva che ha l’aeroporto e che può avere ulteriore slancio”.
Ha già dei nomi? Le nomine attuali scadono il 30 giugno…
“Ne parleremo tutti insieme. Le nomine scadranno subito dopo l’approvazione del bilancio”.
PER ARRIVARE IN AEROPORTO – Se all’aeroporto di Catania, migliorano i tempi di percorrenza per i passeggeri che devono passare dai metal detector, per chiunque raggiungere lo scalo etneo è un’impresa a volte anche impossibile. L’uscita della tangenziale è piccola, inadeguata e super affollata e rischiare di perdere il volo è un rischio probabile. Ma sembra che qualcosa si stia facendo e a confermarcelo è l’assessore Pistorio: “L’Anas sta facendo il progetto di ampliamento del nuovo svincolo, intanto stanno lavorando sulla segnaletica alternativa per garantire un passaggio privilegiato – rispetto all’Asse dei Servizi – sullo svincolo esistente e per creare un’alternativa valida utilizzando lo svincolo di Zia Lisa (quello che precede l’uscita per l’aeroporto venendo da Catania)”.
I lavori del nuovo svincolo quando dovrebbero iniziare?
“Prima bisogna finire il progetto”.
Insomma se ne parla tra due anni.
“No, sarà pronto molto prima. Anche se adesso stanno lavorando sulla segnaletica da Zia Lisa”.
Il nuovo svincolo di quanto dovrebbe essere allargato?
“Il massimo possibile concesso dal raggio limitato dello svincolo”.
Avete posto dei limiti di tempo all’Anas per realizzare questo progetto?
“Non abbiamo posto limiti di tempo ma imposto la massima urgenza. Mi aspetto il massimo impegno, ho parlato con Mucilli (Eutimio Mucilli è il direttore regionale Anas per la Sicilia, nda) la settimana scorsa. Nel frattempo utilizzeremo percorsi alternativi. Il primo è appunto Zia Lisa. Il secondo è una strada provinciale che può essere connessa”.
Avete pensato anche all’uscita Zona Industriale Nord?
“No, ma stiamo vagliando tutte le possibilità perché la situazione è insostenibile”.