CATANIA – Il pentito Goffredo Di Maggio inchioda i fratelli Crisafulli. “I Crisafulli sono soggetti affiliati al gruppo dei Carateddi e per questo motivo hanno la gestione della piazza di spaccio” si legge nei verbali del collaboratore di giustizia che sono stati allegati alla richiesta di rinvio a giudizio per i 47 indagati dell’inchiesta Colomba.
Un anno fa i fratelli Crisafulli finirono in manette durante una spettacolare retata della Squadra Mobile che assediò e risvegliò l’intero quartiere San Cristoforo di Catania. Alle sei del mattino il reparto mobile di Corso Italia fu circondato da una folla di parenti “assiepati” per salutare fratelli e figli prima del trasferimento in carcere. Dodici mesi dopo l’arresto i 47 indagati sono finiti davanti al Gup per decidere sul rinvio a giudizio. Con i filmati “schiaccianti” dello spaccio in via Colomba inseriti nell’apparato probatorio del pm, come era prevedibile i difensori hanno chiesto al Giudice di procedere con il rito abbreviato.
Il Gip ha accolto le richieste del rito alternativo per 38 persone, tra questi la mente organizzativa Giovanni Crisafulli, i suoi fratelli (tranne Maurizio, rinviato a giudizio) e Massimo Vinciguerra. Ai vertici è contestato dalla Procura l’associazione mafiosa al Clan Cappello Carateddi, anche se l’aggravante mafiosa non era stata accolta dal Gip nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sei in totale i rinvii a giudizio, mentre per tre persone il Gup Francesca Cercone si è riservata di decidere sui patteggiamenti.
Goffredo Di Maggio, ex gestore per conto dei Nizza della piazza di spaccio di via Stella Polare, conosce come le sue tasche la mappa della droga di San Cristoforo. Via Colomba è una delle piazze di spaccio più floride. Dall’inchiesta della Narcotici i numeri erano a sei zeri: 4 milioni di euro all’anno era il giro d’affari di quella bazar a cielo aperto della marijuana. Di Maggio ha iniziato a collaborare con la giustizia dal 2012 e le sue dichiarazioni stanno mettendo in frantumi intere organizzazioni criminali dedite al traffico di droga. Di Maggio era nelle file dei Mazzei, ma dopo aver lasciato i Carcagnusi diventò uomo di fiducia dei Nizza, affiliati dei Santapaola.
“La piazza di spaccio in via Colomba – racconta – esiste da moltissimi anni, in particolare in precedenza era gestita da Massimo U cardunaru (Vinciguerra). A partire dal 2010 la gestione fu assunta dai fratelli Crisafulii i quali riuscirono a mettere su piazza stupefacente di buona qualità tanto che la piazza divenne in poco tempo una delle più importanti della zona. I fratelli Carmelo e Giovanni Crisafulii gestivano la piazza avvalendosi di diversi spacciatori”. Di Maggio fornisce particolare anche sui turni di smercio in via Colomba. “Era suddivisa in due turni di spaccio – racconta – uno della mattina ed un altro che iniziava intorno alle 14. La mattina veniva venduta solo marijuana mentre nel pomeriggio sia marijuana che cocaina, anche se la piazza era più forte per il fumo”.
Il processo si è diviso in due tronconi. Il 18 febbraio davanti alla seconda sezione penale del Tribunale si aprirà il procedimento per Francesco Anastasi, 48 anni, Davide Botta, 24 anni, Maurizio Crisafulli, 45 anni, Orazio Gravino, 24 anni, Concetto Questorino, 32 anni, e Mario Vinci, 32 anni.
Il 27 gennaio inizierà la requisitoria del pm davanti al Gup per il proseguimento del rito abbreviato. Alla sbarra Giovanni Crisafulli, 27 anni, Carmelo Crisafulli, 33 anni, Salvatore Alì, 51 anni, Filippo Crisafulli, 52 anni, Giuseppe Crisafulli, 55 anni, Bruno Graziano Denaro, 24 anni, Antonino Di Benedetto, 27 anni, Giovanni Di Martino, 23 anni, Agatino Di Mauro, 52 anni, Concetto Di Mauro, 31 anni, Giuseppe Di Mauro, 25 anni, Vincenzo Di Mauro, 22 anni, Alfio D’Ignoti Parenti, 24 anni, Salvatore Flora, 22 anni, Daniele Gagliano, 28 anni, Mirko Andrea Greco, 40 anni, Davide Laudani, 28 anni, Manuele Lopis, 26 anni, Mario Marghella, 44 anni, Salvatore Mascali, 28 anni, Alfio Mirko Maugeri, 26 anni, Francesco Maugeri, 25 anni, Gaetano Monteforte, 31 anni, Gaetano Moschella, 59 anni, Giovanni Munzone, 33 anni, Luigi Nicolosi, 34 anni, Sergio Orazio Pacifico, 38 anni, Vincenzo Pantellaro, 33 anni, Filippo Antonio Palla, 30 anni, Maria Grazia Pastura, 43 anni, Mario Ruscica, 30 anni, Fortunato Tiplica, 41 anni, Orazio Toscano, 22 anni, Filippo Agatino Urzì, 40 anni, Gaetano Venuto, 24 anni, Massimo Vinciguerra, 36 anni, e Sebastiano Viscuso, 38 anni.
Il Gup Francesca Cercone si è riservata di decidere sulle tre richieste di patteggiamento pena di Anna Bassetta, 58 anni, Carmelo Branciforte, 22 anni, e Domenico Leonardi, 37 anni.