"Danno erariale" |Condannato Castiglione - Live Sicilia

“Danno erariale” |Condannato Castiglione

Giuseppe Castiglione dovrà corrispondere 44mila euro alla Provincia. La replica: “Proporremo appello, ho piena fiducia nella Corte dei Conti, ho semplicemente costituito il collegio di valutazione con il numero dei componenti previsto dalla legge”. TUTTI I NOMI E I PARTICOLARI.

provincia regionale di catania
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CATANIA- L’ex presidente della Provincia Giuseppe Castiglione e l’ex direttore del personale Carmelo Reale sono stati condannati dalla Corte dei Conti nel procedimento sui compensi corrisposti all’ex direttore generale Carmen Madonia e all’ex segretario generale Francesca Ganci quali componenti del nucleo di valutazione.

Raffica di assoluzioni per gli ex assessori citati in giudizio dalla Procura della Corte dei Conti, si tratta di Sebastiano Catalano, Giovanni Ciampi, Ottavio Vaccaro, Vincenzo Oliva, Ascenzio Maesano, Giovanni Bulla, Giuseppe Pagano, Alfio Massimo Pesce, Daniele Capuana, Orazio Pellegrino e Gaetano Saetta.

Il contratto di diritto privato stipulato da Giuseppe Castiglione con Carmen Madonia, dopo una preventiva deliberazione di giunta prevedeva uno stipendio annuo complessivo di 179.110 euro, ai quali si aggiungevano 18.592 euro quale componente del nucleo di valutazione e 70.409,68 euro come indennità di risultato.

In particolare i magistrati contabili hanno puntato l’attenzione sulla retribuzione percepita dalla Madonia, dal 2008 al 2010, quale componente della commissione di valutazione: in totale si tratta di 55.779 euro. Secondo la Corte dei Conti, questa somma rappresenterebbe “una duplicazione di retribuzione non dovuta in quanto remunerativa, non di funzioni aggiuntive ma di compiti già rientranti tra quelli propri d’istituto e nelle attribuzioni dirigenziali”. In pratica i compensi percepiti dalla Madonia quale componente del nucleo di valutazione sarebbero illegittimi e in contrasto con il principio di omnicomprensività della retribuzione dirigenziale, per questo le somme corrisposte rappresenterebbero un danno erariale.

“Essendo stato violato il principio di onnicomprensività -scrive la Corte dei Conti- della retribuzione dirigenziale, i compensi corrisposti al direttore generale dott.ssa Carmela Madonia in qualità di presidente del nucleo di valutazione costituiscano, come correttamente sostenuto dalla Procura, “una duplicazione di retribuzione non dovuta in quanto remunerativa, non di funzioni aggiuntive ma di compiti già rientranti tra quelli propri d’istituto e nelle attribuzioni dirigenziali”, vale a dire danno erariale, la cui sussistenza non può ritenersi esclusa, come sostenuto dal fronte difensivo, per effetto degli obiettivi raggiunti dalla predetta nell’esercizio della sua attività, atteso che l’opera da lei prestata è stata remunerata con la retribuzione principale e di risultato disposte in suo favore con il contratto di lavoro in questione”.

Gli ex componenti della giunta sono stati assolti perché la delibera che avevano approvato sarebbe da “ritenersi adottata -si legge nella sentenza- fuori del perimetro che circoscrive la competenza di quell’organo collegiale, con la conseguenza che deve escludersi che i suoi componenti debbano rispondere per lo scorretto esercizio di una competenza propria.

La deliberazione non costituisce, pertanto, un’ingerenza nella competenza altrui, ma assume la posizione di mera “copertura politica” dell’esercizio di una competenza altrui, sollecitata dallo stesso soggetto tecnico titolare di tale competenza, con conseguente applicabilità della cd. “esimente politica””.

Diverso il discorso che riguarda l’ex presidente Castiglione, a lui, la Corte non ha ritenuto applicabile l’esimente politica, per questo è stato condannato, insieme all’ex responsabile del Personale Carmelo Reale al pagamento “della somma di euro 4.648,25” per la nomina della Madonia nel nucleo di valutazione. A questo si aggiunge un ulteriore pagamento, a carico di Castiglione di 39.508,93 euro “in favore della Provincia regionale di Catania” per le cifre corrisposte all’ex segretario generale Francesca Ganci quale componente del nucleo di valutazione. Piccolo particolare: la Ganci è la stessa che aveva sollevato il caso alla Corte dei Conti.

L’ex presidente della Provincia si è detto sempre estraneo alle accuse della magistratura contabile sottolinenando che, rispetto al passato, il contratto stipulato con la Madonia aveva fatto risparmiare diverse centinaia di migliaia di euro. “Fiducia piena nella magistratura -dice Castiglione a LivesiciliaCatania- il nostro operato è stato sempre improntato alla correttezza, io ho semplicemente costituito il collegio fatto da tre coponenti rispettando la legge. Proporremo appello, come sempre, la parte relativa ai compensi veniva predisposta dagli organi amministrativi competenti ai quali mi sono affidato nell’incertezza della previsione normativa”.


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