CATANIA – Natura e progresso che si integrano. Un percorso da Catania a Siracusa seguendo i fili dell’elettricità partendo dalla zona industriale etnea per finire al petrolchimico di Priolo. Un sentiero di tralicci che per le maestose cigogne bianche sono stati trasformati negli “alberi” dove far sorgere i propri nidi.
Uno spettacolo suggestivo che sorprende e incanta. Catania è diventata la casa di questi uccelli migratori che sono riusciti ad integrarsi con i nuovi scenari urbani: i tralicci dell’Enel. La natura sorprende. Questo fenomeno è oggetto di analisi della Lipu che da anni, grazie ad un attenta attività di monitoraggio ha anche effettuato un censimento. L’estate è un periodo particolarmente suggestivo perchè si possono osservare le “mamme” cicogna nutrire i piccoli.
“I nidi di Cicogna fra Catania e Siracusa – spiega a LiveSiciliaCatania Giuseppe Rannisi, della LIPU etnea – sono 29. Hanno iniziato a nidificare a febbraio ed adesso in alcuni nidi i piccoli sono piuttosto grandicelli. I primi si involeranno entro questo mese. La LIPU sta monitorando il successo riproduttivo in tutta la Sicilia ed anche in Italia. In Sicilia abbiamo due grandi aree colonizzate dalla Cicogna bianca, la Piana di Gela con oltre 40 nidi e la Piana di Catania-Lentini, con circa 30 nidi. Qualche nido – aggiunge – pure ad Agrigento Ragusa e Palermo. La Cicogna predilige zone agricole aperte con canali e piccoli serbatoi. Si nutre di Anfibi (rane e rospi), rettili, topi e cavallette”.
Come mai proprio i tralicci dell’Enel? “Sono dei posti sicuri per loro – risponde Rannisi – in quanto nessuno può salire e le linee elettriche sono a 15 kV, quindi, estremamente pericolose per l’uomo e per eventuali bracconieri che volessero rubare i piccoli. Purtroppo qualche volta anche le cicogne possono sbattere contro i cavi e morire folgorati per elettrocuzione, ma i casi sono molto rari. Tant’é che il numero delle cicogne, dai primi anni ’90 quando ha nidificato la prima coppia, è andato via via aumentando”.
Sul fenomeno dei nidi di cicogne sui tralicci Enel, interviene anche Legambiente Catania, che solleva la questione del prosciugamento dei Pantani di Lentini che ha causato “danni alle cicogne ma anche ad altre specie”. “Le Cicogne siciliane – commenta Legambiente – non migrano tutte alla fine della stagione riproduttiva: il 50% delle coppie rimane in Sicilia a svernare e quindi sono diventate “residenti”. Prima che venissero prosciugati dal Consorzio di Bonifica di Siracusa, i pantani di Gelsari e di Lentini costituivano un ambiente ideale per la sosta e la nidificazione della Cicogna bianca. In questi luoghi, infatti, era possibile fino a qualche hanno fa osservare straordinarie concentrazioni di questa specie”.