CATANIA – Aumentare gli incentivi per i cittadini virtuosi che praticano la raccolta differenziata, attivare sportelli informativi per i cittadini e isole ecologiche in ogni municipalità, a partire da quella di via Generale Ameglio, avviare in via sperimentale – in attesa della scadenza dell’attuale contratto d’appalto – la raccolta differenziata porta a porta nelle zone di Catania in cui il servizio è gestito direttamente dal Comune, realizzare un capillare controllo del territorio anche attraverso la stipula di convenzioni e “patti di collaborazione” con esperienze di cittadinanza attiva.
Sono le principali iniziative proposte dai cinque consiglieri comunali di maggioranza Ssbastiamo Arcidiacono, Niccolò Notarbartolo, Ersilia Saverino, Antonino Vullo e Giuseppe Catalano, che hanno presentato ieri pomeriggio in Aula un ordine del giorno per sollecitare l’amministrazione comunale catanese sul tema di una migliore gestione dei rifiuti. “Catania è una delle città italiane in cui si produce la maggior quantità di rifiuti pro-capite ma in cui il livello di differenziata è limitatissimo – sottolineano i consiglieri – Diverse sono le cause alla base dell’attuale deficitaria condizione del sistema della gestione dei rifiuti: un contratto d’appalto inadeguato, una scarsa attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, il fenomeno del pendolarismo che, così come avviene anche in tutte le altre grandi città italiane, fa gravitare su Catania un numero di persone di gran lunga superiore ai cittadini residenti”.
“Non è più possibile però accettare le attuali ridicole percentuali di raccolta differenziata e per questo è necessario realizzare una serie di attività che servano a far diffondere tra i cittadini la cultura del riciclo e del riuso dei prodotti e che trasmettano l’idea che la differenziazione è l’unico strumento grazie al quale il rifiuto smette di essere un problema per diventare una risorsa” continuano i consiglieri comunali, che ipotizzano anche come poter reperire le risorse necessarie. “Da quanto riferito in Commissione Bilancio dall’assessore all’Ecologia, l’amministrazione comunale può contare su circa un milione e mezzo di euro, frutto del risparmio derivante dal minor costo del servizio rifiuti per l’anno 2013 – concludono gli esponenti di maggioranza – Risorse con cui il Comune può e deve promuovere una corretta cultura del rifiuto e ricercare concretamente l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata”.