Il "covo" dell'eroina - Live Sicilia

Il “covo” dell’eroina

Di Laura Distefano - In manette Giuseppe Santoro e Antonio Mannino. Una casa nel quartiere Borgo era diventata il punto di riferimento dei tossicodipendenti.

operazione della mobile
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CATANIA – Immagini e voci che fanno rivivere scene dei film degli anni ’80. Le siringhe abbandonate tra le strade, l’eroina che uccideva giovani e meno giovani. I casi di overdose in numero esponenziale negli obitori degli ospedali. La Squadra Mobile di Catania ha scoperto come un’abitazione era stata trasformata in un “covo” dell’eroina: un luogo dove acquistare la droga, l’occorente per “l’assunzione” e anche ricevere relativi consigli per “drogarsi” in tutta sicurezza.

Antonio Mannino

Giuseppe Santoro, 52enne ai domiciliari, avrebbe fornito l’indirizzo della sua casa nel quartiere Consolazione-Borgo a diversi tossicodipendenti per acquistare eroina, cocaina e metadone. Sostanze stupefacenti di cui sarebbe fornitore Antonio Mannino, 46 anni. I due sono finiti in una cella di Piazza Lanza accusati dei reati di agevolazione dell’uso e di cessione e distribuzione di sostanze stupefacenti.

Giuseppe Santoro

L’indagine, coordinata dalla Procura e che si avvalsa di intercettazioni video e audio, ha permesso di ricostruire cosa accadesse a casa di Santoro. I due arrestati secondo gli inquirenti “si adoperavano – si legge neile imputazioni – per aiutare i giovani assuntori nella preparazione e nella somministrazione per via iniettiva dell’eroina, contenuta nei cosiddetti bussolotti; il Santoro in particolare forniva tutto il materiale per l’iniezione (siringhe, aghi, disinfettante) ed ogni utile consiglio, per evitare casi di infezione o overdose”.

L’appartamento era diventato un vero punto di rifornimento per gli eroinomani che si incontravano, si riunivano, acquistavano la droga a prezzi vantaggiosi ed inoltre effettuavano il rito del consumo di gruppo.

Le telecamere della Mobile mostrano come Santoro, non rispettando il divieto di uscire di casa in quanto sottoposto agli arresti domiciliari, si incontrasse sotto casa con i diversi assuntori per fornire la droga. Le cimici hanno captato un momento di una inoculazione ad un tossicomane. Si registrano piccoli problemi: “Mi fai venire l’ansia, sempre che ti giri, te l’ho detto mille volte…”. Poi, terminata l’iniezione il commento: “Paradossalmente ho sentito di più quella che era poca….”


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