CATANIA – Furti sistematici di carburante, fino a 3mila litri in un anno, con un notevole danno erariale. E’ quanto è emerso da quanto effettuato dalla commissione consiliare al Patrimonio che, nel corso di un sopralluogo presso l’autoparco di Pantano D’Arci, dove si trovano i mezzi della Nettezza Urbana, si è imbattuta nelle dichiarazioni di alcuni dipendenti della struttura che avrebbero segnalato la sottrazione sistematica di carburante dalla rimessa, gasolio e benzina, per un danno erariale di circa seimila euro l’anno. Alcuni addetti e funzionari avrebbero parlato di furti sistematici e con cadenza regolare. Situazione che andrebbe avanti da anni, nonostante le denunce che alcuni responsabili avrebbero inoltrato alle forze dell’ordine che però, avrebbero difficoltà a intervenire per cogliere sul fatto i malfattori. La videosorveglianza, infatti, non è funzionante. “Abbiamo riscontrato l’esistenza di gravi irregolarità amministrative – spiegano i membri della commissione – tra cui la sottrazione del carburante dai veicoli e dalle pompe dell’autoparco, segnalataci da alcuni responsabili”.
Un fatto quantomeno curioso, considerato che l’ingresso della rimessa è sorvegliato 24 ore su 24 e non è certo agevole portare via litri e litri di carburante senza destare alcvun sospetto. “Per questo – afferma il presidente Salvo Tomarchio – chiederemo al vicesindaco, Marco Consoli, e all’assessore alla Legalità, Saro D’Agata di accertare la sussistenza di quanto affermato e agire di conseguenza nei confronti degli eventuali responsabili, a tutti i livelli”. Chiedono un’operazione verità, una commissione interna che possa fare luce su una vicenda che ha del grottesco e che potrebbe essere costata alle casse di Palazzo degli Elefanti migliaia di euro. Sarebbero circa 600, infatti, i litri sottratti ogni due mesi circa.
Ma è il consigliere Agatino Lanzafame a passare dalla cronaca alla politica, evidenziando la necessità di comprendere, qualora sia accertato quanto denunciato,. chi abbia omesso il controllo, permettendo di fatto l’azione criminale. “E’ necessario accertare le responsabilità – afferma Lanzafame – di chi, in questi anni, era chiamato a vigilare su tali episodi, elaborando contestualmente soluzioni utili per impedire il reiterarsi nel tempo di questi fenomeni”. Come mai, si chiede il consigliere di maggioranza, non si è pensato a prevedere la presenza di un sorvegliante di fronte le pompe? “Chiediamo – conclude – che l’amministrazione, coerentemente con il percorso di legalità intrapreso, metta in campo gli strumenti necessari per porre fine a questo spreco di risorse a danno dei cittadini. Cosiderando soprattutto, che molti mezzi sono fermi perchè il Comune non ha i soldi per pagare l’assicurazione”.
Ma la questione del carburante, per quanto se accertata sarebbe gravissima, non è l’unica relativa all’autoparco. La stessa struttura, infatti, non sarebbe idonea dal punto di vista strutturale. Al contrario. Fili elettrici scoperti, manutenzione inesistente, bagni impraticabili, sono solo alcuni degli elementi segnalati dalla commissione che chiede urgentemente che venga trovata una sede idonea o che vengano effettuati lavori per la sicurezza dei lavoratori.