CATANIA – Hanno preso il via stamattina nella zona dell’Oasi del Simeto le operazioni di demolizione da parte del Comune, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, di edifici totalmente o parzialmente abusivi e non sanabili. Presenti il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, l’aggiunto Michelangelo Patané, il sostituto Angelo Busacca, il vicesindaco di Catania Marco Consoli e rappresentanti delle forze dell’Ordine, le ruspe hanno abbattuto nel Villaggio Rainbow una prima costruzione, nella quale sono stati trovati anche i resti di una piccola piantagione di canapa indiana. I proprietari di una seconda costruzione, della quale doveva essere abbattuta soltanto una porzione, hanno prima inscenato una protesta, acconsentendo poi a procedere a un’autodemolizione. Altre strutture abusive saranno abbattute nei prossimi giorni. Ieri un’altra costruzione irregolare era stata demolita dagli stessi proprietari.
Sono solo alcune delle abitazioni della zona al centro dell'attenzione della magistratura etnea. In uno degli immobili trovata una coltivazione di canapa indiana.
“Il Comune – ha spiegato il sindaco Bianco – sta intervenendo su provvedimenti dell’Autorità giudiziaria. L’Amministrazione comunale ha dato il supporto tecnico perché si possa velocemente procedere agli abbattimenti. A questi provvedimenti se ne potranno aggiungere altri dell’Amministrazione comunale riguardanti edifici che vanno rimossi perché sorti in zone a fortissimo rischio idrogeologico”.
“Siamo molto contenti di notare – ha aggiunto il vicesindaco Consoli – come i cittadini in alcuni casi stiano accettando l’autodemolizione. Si tratta di un segnale molto positivo perché se è vero che queste strutture sono state costruite molti anni fa e sono costate denaro e fatica, dobbiamo renderci però conto che sono state costruite al di fuori della legalità e che la legalità è un bene di tutti”.
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