CATANIA. Una lettera di congedo da presidente dell’Amt. Roberto Sanfilippo, ingegnere a capo dell’azienda dal 2009, ha scritto di suo pugno una missiva indirizzata ai lavoratori dell’Amt. Un ringraziamento che finisce col costituire una sorta di relazione di fine mandato. Di seguito, il testo della lettera:
“Il mio mandato di Presidente dell’AMT ha termine con la conclusione dell’esperienza amministrativa del Sindaco Raffaele Stancanelli, di cui costituiva diretta emanazione. Giunge, quindi, per me, il tempo di fare il bilancio del lavoro svolto durante la mia Presidenza. Al momento della mia nomina, nel giugno 2009, l’AMT Catania era una azienda municipalizzata, una delle ultime in Italia, la cui trasformazione da municipalizzata ad azienda dotata di personalità giuridica era disciplinata dalla legge 142 del 1990 e necessaria affinché l’azienda potesse continuare a ricevere i contributi regionali. La prima emergenza affrontata è stata quindi la trasformazione dell’Azienda da municipalizzata a Società per Azioni; dal 1° agosto 2011 il trasporto pubblico nella città di Catania viene realizzato dall’AMT Catania SpA. Quando mi sono insediato ho trovato una municipalizzata che da circa quindici anni chiudeva i propri bilanci in passivo ed era necessario che il Comune provvedesse alla copertura delle perdite di esercizio. Restituisco alla Amministrazione ed alla Città una Società per Azioni che ha chiuso i primi due bilanci, il 2011 ed il 2012, in positivo e provvista di un capitale di dotazione costituito dalla rimessa di via Plebiscito, dal parcheggio di via Sturzo e dalla rimessa di Pantano D’Arci. Quest’ultima – in costruzione dal 1989 senza mai essere completata – è stata messa in funzione nel 2011, dismettendo, contestualmente, due impianti, in affitto a San Giuseppe La Rena destinati al rimessaggio ed alla manutenzione degli autobus.
Per la rimessa di Pantano D’Arci si è proceduto al reperimento delle risorse necessarie al completamento degli uffici e dell’officina. I lavori, già appaltati, avranno inizio a breve. All’indomani del completamento sarà possibile avviare un intervento di valorizzazione della rimessa “storica” di Plebiscito per la quale si è proceduto all’accertamento della consistenza ed a una ipotesi di sviluppo. Sotto la mia presidenza si è proceduto all’installazione delle paline elettroniche che, collocate in prossimità delle fermate degli autobus, consentono all’utenza in attesa del mezzo di trasporto, di conoscere tempi di attesa dell’autobus e la linea dei bus in arrivo grazie alla loro capacità di essere aggiornate in tempo reale. Dopo la complessa acquisizione dei parcheggi di scambio Nesima, Due obelischi, Misericordia, Alcalà-Borsellino, Zia Lisa, Fontanarossa si sono rinvenute le risorse per realizzare i lavori per l’apertura dei parcheggi. Oggi i parcheggi di Sturzo, Nesima e Due Obelischi sono già stati aperti. Gli altri parcheggi saranno completati a breve visto che i lavori di realizzazione sono già stati progettati ed appaltati. Per quanto riguarda la viabilità, sin dal mio insediamento, ha avuto inizio una collaborazione tra l’AMT Catania, il Comune di Catania ed il Dipartimento di Ingegneria dei trasporti dell’Università di Catania che ha portato alla realizzazione del BRT1 Due Obelischi-Stesicoro e del Piano Generale del Traffico Urbano.
Il BRT, che è diventato un caso di studio per le altre città del Paese per la capacità di coniugare bassi costi di realizzazione con l’efficienza e l’efficacia del servizio reso, costituisce un esempio delle capacità professionali di cui dispone l’AMT. Il Piano Generale del Traffico Urbano, previsto da una norma del 1993, è stato realizzato interamente dalle competenti professionalità di cui dispone l’Ufficio del Traffico Urbano del Comune di Catania, che ringrazio per l’impegno e la collaborazione prestatami. Il PGTU prevede, che i percorsi degli autobus urbani abbiano priorità rispetto alle altre modalità di trasporto; in particolare è prevista la realizzazione di altre quattro linee BRT, la Cannizzaro-StazioneCentrale, la Nesima-StazioneCentrale, la Fontarossa-Alcalà/Borsellino, la Zia Lisa-Alcalà/Borsellino.
La partecipazione della Regione Siciliana al Trasporto Pubblico Locale di Catania avrebbe dovuto costituire un elemento di garanzia nella realizzazione del Piano Industriale dell’AMT; in realtà, in questi anni, la Regione ha costituito un limite alla crescita dell’Azienda, infatti:
per quanto riguarda il rinnovo della flotta, dal 2010 giace all’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione una richiesta da parte del Comune di Catania per l’acquisto di 75 nuovi autobus per complessivi 24 milioni di euro; nonostante l’Assessorato Regionale abbia la disponibilità delle risorse a valere sulla misura dedicata dal POR Sicilia 2007-2013, detti finanziamenti non sono ancora pervenuti;
con riferimento al numero di chilometri cofinanziati dalla Regione, questi hanno subito una prima riduzione da circa 13 milioni di km a circa 10,5 mln di km ed oggi sembra che la regione intenda applicare un ulteriore riduzione a circa 8,5 milioni di km. Se ciò dovesse concretizzarsi, da un lato si realizzerebbe un immediato, rilevante ed insostenibile ridimensionamento del servizio urbano, dall’altro verrebbe meno l’equilibrio finanziario della società;
relativamente alle somme spettanti all’Azienda, la regione deve trasferire il primo, secondo e terzo trimestre 2013, per un importo complessivo pari a circa 20 milioni di euro. Anche il Comune di Catania deve ancora trasferire all’AMT Catania Spa circa 6 milioni dell’erogazione della regione relativa agli ultimi due trimestri 2012. Sul piano interno, la nuova struttura organizzativa adottata, ha ridotto la previsione dell’organico standard da 1300 a 975 unità di personale.
Nonostante nel 2011 l’AMT abbia assunto 100 autisti – ponendo termine ad un concorso avviato nel 2004 – l’organico risulta sottodimensionato sia numericamente sia strutturalmente a causa dei vincoli normativi in materia di assunzione di nuovo personale e progressioni verticali. L’AMT a Catania non è solo la società che gestisce il trasporto urbano. È una istituzione radicata nel tessuto sociale della città. Durante il mio mandato si sono mantenute e curate le tradizioni aziendali: è tradizione, infatti, che gli autoferrotranvieri dell’AMT organizzino momenti di incontro e preghiera presso la rimessa di Plebiscito, in occasione dei festeggiamenti per Sant’Agata e la Domenica delle Palme e portino in processione la Madonna il Venerdì Santo.
Al termine del mio mandato desidero ringraziare gli autisti, che guidano il nostro vecchio parco mezzi aziendale con tutte le difficoltà che questo comporta; i lavoratori dell’officina che hanno sempre garantito l’uscita del servizio nonostante l’anzianità del parco veicolare; gli amministrativi, che hanno sempre garantito l’efficienza nella gestione della società; i componenti della segreteria di presidenza, che con serietà e rispetto hanno svolto il proprio servizio; la classe dirigente, che con professionalità e responsabilità ha consentito di realizzare le scelte operate dall’organo amministrativo; i Consiglieri di Amministrazione, con cui ho sempre condiviso le scelte e le soluzioni adottate; il Collegio Sindacale che costantemente ha monitorato le tematiche aziendali ponendo massima attenzione a tutti gli aspetti normativi, economici e finanziari.
Infine, ringrazio Raffaele Stancanelli che mi ha dato l’opportunità di conoscere una realtà complessa e completa come l’AMT”.