Comunali, la partita| si gioca a Librino - Live Sicilia

Comunali, la partita| si gioca a Librino

Ultimi due giorni di campagna elettorale. Sono le ore in cui i sei sfidanti tenteranno il tutto per tutto per conquistare la fiducia degli elettori chiamati a scegliere il nuovo sindaco. E Librino ancora una volta riveste un ruolo determinante per decretare il nome del nuovo primo cittadino di Catania.

Amministrative 2013
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CATANIA – Librino potrebbe essere l’ago della bilancia di queste comunali a Catania. Ed è proprio qui nella città satellite che i due ex inquilini di Palazzo degli Elefanti vogliono chiudere questa campagna elettorale: Raffaele Stancanelli, sindaco uscente e Enzo Bianco, ex primo cittadino. Una scelta completamente diversa dagli altri avversari che invece grideranno il loro ultimo appello agli elettori direttamente dal cuore di Catania: Maurizio Caserta, Tuccio D’Urso e Matteo Iannitti, infatti, parleranno dai palchi dislocati nelle piazze del centro storico catanese, tra le vie del barocco. Il luogo scelto da Lidia Adorno, candidata del Movimento 5 Stelle, sarebbe ancora da definire.

Stesso quartiere ma metodi completamente diversi. Se Enzo Bianco ha già organizzato tutto “alla grande” con un mega evento a Piazza dell’Elefante dal titolo  “Portare al centro le periferie”, Raffaele Stancanelli non ha ancora pianificato nulla di preciso, la certezza è che non ci sarà un comizio ma “un incontro tra amici e militanti al a Librino”. Nella città satellite il centrodestra tirerà le somme e arriverà al rintocco della mezzanotte per dichiarare chiusi i giochi, poi ci sarà il sabato della riflessione in attesa del risultate delle urne. A qualche isolato di distanza  ci sarà Rosario Crocetta che ha deciso di stare accanto a Bianco fino all’ultimo secondo utile. Sul palco si daranno il cambio i sostenitori dell’ex senatore del Pd, con una scaletta che prevede numerosi momenti di intrattenimento musicale e teatrale: Mario Venuti, Luca Madonia, i Tinturia, Kaballà e i Brigantini, l’attore e regista Vincenzo Pirrotta, l’Opera dei Pupi dei Fratelli Napoli, Giuseppe Castiglia.

Il vincitore si decreta a Librino? Questo resta un interrogativo, ma 65 mila abitanti (100 mila se aggiungiamo le zona del Pigno e di San Giorgio) sono un bacino di voti che possono, sicuramente, fare la differenza. Il presidente della Regione a Librino aprì ufficialmente la sua campagna elettorale andando al circolo del Pd, per Crocetta fu il “battesimo” portafortuna chissà per chi lo sarà invece tra i sei candidati.  Al di là degli appuntamenti di chiusura di Stancanelli e Bianco, dal quartiere pensato dall’architetto Kento Tange, in queste settimane, sono passati tutti e sei gli aspiranti sindaco.

E’ un film già visto:  in ogni campagna elettorale a Librino si accendono i riflettori, per essere nuovamente spenti subito dopo che si indossa la fascia tricolore. Il palazzo di cemento è ancora lì al Viale Moncada, con gli inquilini abusivi, con il supermarket della droga, con lo scheletro di cemento che si staglia alto nel cielo insieme ai palazzoni anonimi, agli stradoni, alle incompiute, alle strutture pensate e poi abbandonate. Villa Fazio, l’impianto sportivo di San Teodoro, il Teatro Moncada e l’elenco potrebbe continuare: queste sono tappe “risapute”. Unica novità di questa campagna elettorale è stato “l’Orto urbano”, il progetto del Parco Naturale che è stato anche protagonista di una battaglia per l’assegnazione della paternità.  Librino è stata fino ad oggi la carta di tornasole degli annunci, delle promesse, dei proclami. Oggi però il vento è cambiato, queste comunali a Librino li vincerà chi avrà conquistato il cuore, la fiducia e la stima di un popolo che vuole tornare ad essere protagonista di Catania. E questo vento ha inondato non solo Librino, ma tutti i quartieri della città dell’Elefante.


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