CATANIA. “Il capitolato dell’appalto per la raccolta dei rifiuti” a Catania “sembrerebbe non provvedere a riscuotere la tassa per l’occupazione del suolo pubblico dei cassonetti” da parte “della ditta vincitrice dell’appalto”. Lo affermano, in una nota congiunta, i tre consiglieri del gruppo comunale Intesa per Catania, ipotizzando la tesi di “cassonetti per i rifiuti abusivi in città”. Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno chiedono “alla giunta Stancanelli di fare chiarezza ed ai giudici contabili di verificare come stanno realmente le cose”. I tre consiglieri ritengono, inoltre, che “alcuni punti del capitolato d’appalto relativi all’affidamento del servizio dei rifiuti solidi urbani ad una società privata sembrerebbero essere disattesi”. E citano “l’obbligo di monitorare con sistemi elettronici i cassonetti per i rifiuti con un sistema che ne verifichi ubicazione, peso dei rifiuti depositati e percorso dei mezzi impiegati”. Su questi punti, annunciano, chiederemo di fare chiarezza e di adottare i provvedimenti del caso” e a “inviare gli atti acquisiti alla Corte dei Conti e alla Procura per valutare l’eventualità di danni erariali e della possibile sussistenza di reati sul piano civile e penale”.
I tre consiglieri del gruppo comunale Intesa per Catania, ipotizzano la tesi di "cassonetti per i rifiuti abusivi in città". Bartolomeo Curia, Puccio La Rosa e Francesco Montemagno chiedono "alla giunta Stancanelli di fare chiarezza ed ai giudici contabili di verificare come stanno realmente le cose".
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