PALERMO- E insomma, siamo ai materassi. L’ufficio stampa della Presidenza scende in campo contro Andrea Vecchio, ex pampina miracolosa del fiore autonomista di Lombardo, attualmente reietto dei reitetti. Scrivono da Palazzo d’Orleans quanto segue.
“E’ assolutamente falso che Andrea Vecchio, nel suo ruolo di assessore regionale per le Infrastrutture, sia stato censurato. Non é accaduto né con lui, né con altro vertice dell’amministrazione o del governo siciliano. Le bizzarre dichiarazioni di Vecchio sono smentite dai fatti. Nel sostenere di essere stato censurato Vecchio dimentica che il comunicato stampa sul ponte sullo Stretto, cui fa riferimento in un’intervista sul quotidiano La Repubblica, è stato correttamente realizzato e diffuso dalla struttura e dai giornalisti dell’Ufficio Stampa, come si può verificare negli archivi telematici dello stesso Ufficio Stampa e delle agenzie di stampa, lo scorso 20 giugno”.
“Va ribadito che l’Ufficio Stampa espleta una funzione di carattere pubblico nell’interesse esclusivo dell’amministrazione e non ha mai fatto, né mai farà attività di informazione politica. Ad Andrea Vecchio ricordiamo che un Ufficio Stampa pubblico non può essere utilizzato come una qualsiasi buca delle lettere per diffondere i propri pensieri e i propri ragionamenti non sempre ortodossi sul piano della logica e, talvolta ancor meno, della grammatica”.
Ora, a prescindere dal merito della questione, qualche nota a margine. Livesicilia ha spesso ospitato i pensieri dell’ex assessore, persona sicuramente vulcanica, ma non particolarmente estranea a un uso corretto della lingua italiana. Certamente, non peggiore della nostra classe dirigente media contro cui dovrebbe essere spiccato un mandato di cattura internazionale per reiterato genocidio del congiuntivo. In ogni caso, definire le idee di Vecchio “illogiche”, visto il pulpito, è azione che rientra nella casistica dei giudizi dal sapore politico, in un conflitto politicissimo sotto gli occhi di tutti. E qui casca l’asino. Letteralmente.