Il Piano triennale di assunzioni previsto da una bozza di ddl del governo regionale non convince il sindacato dei Cobas Codir, che vede nella proposta solo uno “spot elettorale”.
“Questo concorso – dichiarano Marcello Minio e Dario Matranga, segretari generali del Cobas/Codir – è l’ennesima farsa messa in scena da Lombardo per fare campagna elettorale. Il Cobas/Codir lotta perché questi precari vengano affrancati dai loschi giochi della politica e vengano immediatamente stabilizzati nelle aree “A” e “B”, come previsto dalla legge o, in alternativa, con le loro qualifiche di provenienza, nelle società partecipate dalla Regione dove, comunque, si applica il medesimo contratto dei regionali. Lombardo, la Chinnici e tutto il governo – concludono Matranga e Minio – continuando sulla strada della demagogia, alimentano false speranze a questi precari che rischiano di infrangersi, come ogni anno, nell’ennesima impugnativa del Commissario dello Stato, mettendo in moto, inoltre, una pachidermica macchina concorsuale come quella del maxi concorso dei Beni Culturali che dopo 12 anni non ha ancora trovato una positiva definizione”.