“La bocciatura da parte della commissione Affari Istituzionali del ddl che prevede la riduzione dei deputati regionali da 90 a 70 è un fatto negativo, perché si è persa non solo l’occasione per dare un ulteriore segnale in direzione della riduzione dei costi della politica, ma anche per dimostrare la volontà del Parlamento Regionale Siciliano, sia pur nel rispetto delle nostre prerogative autonomistiche, di adeguarsi alle altre realtà legislative d’Italia”.
Lo ha detto il Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, commentando la bocciatura da parte della prima Commissione dell’Ars (Affari Istituzionali) del ddl relativo alla riduzione del numero dei deputati regionali.
“Tale riduzione – ha aggiunto Cascio – appare opportuna anche alla luce del raffronto con i dati provenienti dalle altre regioni. Basti pensare che, valutato il rapporto tra abitanti e deputati, il dato siciliano (1 deputato ogni 55.746 abitanti) risulta paradossale rispetto, ad esempio, alla Lombardia, dove, invece, vi e’ un consigliere ogni 118.440 abitanti”.
“Credo – conclude Cascio – sia venuto il momento che la Sicilia dimostri la volontà di evolversi anche sotto questo versante, perciò intendo ricorrere agli strumenti che il regolamento interno espressamente mi attribuisce, affinché il provvedimento non vada perduto e venga sottoposto all’Aula, cosicché i deputati possano esprimere il loro voto alla luce del sole”.