710 mila dosi per tutta la Sicilia (quota complessiva da raggiungere entro il mese di dicembre), 175 mila per la sola provincia di Palermo, alcune decine di migliaia di vaccini già arrivate e distribuite in tutti gli angoli dell’Isola: sono questi i numeri della grande campagna di vaccinazione di massa contro l’influenza A che si sta realizzando nella nostra regione. Secondo i dati distribuiti dalla Direzione Aziendale dell’ A.S.P. di Palermo, la Sicilia sarà in grado di affrontare nel migliore dei modi la tanto temuta pandemia per il contagio da virus H1N1 prima che si raggiunga il picco previsto per il mese di dicembre. Dopo la prima fase della campagna di profilassi, riservata agli operatori sanitari, è cominciata anche quella per i soggetti maggiormente a rischio, e cioè donne incinte, bambini tra 6 e 24 mesi nati pretermine, persone di età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni e soggetti con malattie cardiovascolari, dell’apparato respiratorio o che versano in condizioni di depressione immunitaria. La vaccinazione, come previsto dalle direttive ministeriali, sarà gratuita e avverrà nei centri individuati dalla aziende sanitarie provinciali. Non è invece possibile sottoporsi all’iniezione del siero anti-influenzale nelle farmacie o presso i medici di base ed inoltre, l’eventuale vaccinazione contro l’influenza stagionale non potrà avvenire prima di 30 giorni dalla data di assunzione del vaccino pandemico. Dopo soli tre giorni di distribuzione delle dosi, a Palermo si è già registrata una richiesta record: in alcuni ambulatori della città le scorte sono già esaurite e numerosi cittadini hanno dovuto far ritorno a casa senza il tanto sospirato vaccino. In queste ore non sono mancati neppure ritardi e disguidi burocratici; per vaccinarsi, infatti, non è più necessaria la compilazione di alcun modulo (bensì la presentazione di un qualsiasi documento idoneo a certificare la patologia del soggetto) ma di questo parte del personale sanitario non è stato informato o non ne è venuto a conoscenza, provocando così ulteriori code nei centri e la rabbia di molti cittadini. Per le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza che intendano sottoporsi alla profilassi, è invece necessario un certificato specifico del ginecologo che attesti la settimana di gestazione. In questi giorni è previsto l’arrivo in città,dall’ Istituto zooprofilattico di Roma, di altre 90 mila dosi di anti-virus per cercare di soddisfare le sempre maggiori richieste dei siciliani, impauriti probabilmente anche dalle notizie che giungono dal resto d’Italia, dove si è già superato il numero di 20 vittime (sono 24 attualmente) accertate per il contagio da virus dell’influenza A.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo