Un week end immersi nella natura. La Regione siciliana offre un’escursione dei Monti Sicani mettendo a disposizione dei partecipanti i suoi rifugi. Tutto nasce nell’ambito del progetto di sviluppo del sistema turistico interregionale “Turismo verde”, finanziato dall’assessorato regionale al Turismo, in collaborazione con la Regione Toscana. Il dipartimento Azienda Foreste demaniali dell’assessorato regionale Agricoltura e Foreste, sabato 17 e domenica 18 ottobre, ha organizzato un trekking per presentare le “reti della sentieristica sicana e dei rifugi forestali”.
Si pernotterà nei bivacchi e nei rifugi delle aree forestali, a contatto con la natura, in uno degli angoli più belli ma ancora sconosciuti dell’isola. Sarà possibile dormire anche in sacco a pelo, nel bosco di Pomo, nei rifugi di “Casa Giammanchieri” e “Casa Don Michele, gestiti dal dipartimento. I rifugi sono dotati di panche letto, luce elettrica, camino o stufa a legna. Domenica, gli escursionisti saranno accompagnati all’abbazia di Santa Maria del Bosco (a Contessa Entellina) e all’Antiquarium Giuseppe Nenci, dove sono esposti reperti degli scavi di Rocca di Entella.
Si tratta delle rete sentieristica più estesa del territorio, che collega dodici paesi del comprensorio dei Sicani, dove è possibile ammirare realtà paesaggistiche, turistiche e artigianali variegate: Sambuca di Sicilia, Bisacquino, Giuliana, Contessa Entellina, Burgio, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Cammarata, Castronovo di Sicilia e Prizzi. La rete dei sentieri (riconoscibile dal segnavia a vernice rossa e bianca e dalle tabelle direzionali poste agli incroci e alle partenze) collega quattro riserve naturali: Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, Monte Cammarata e Monte Carcaci.
La partecipazione all’escursione è gratuita, sia per il week-end che per una sola giornata, ma è necessario prenotarsi e dotarsi di calzature e indumenti da trekking. Consigliata anche una torcia.
“Scopo dell’iniziativa – ha detto Michele Cimino, assessore regionale all’Agricoltura – è far conoscere e scoprire la Sicilia rurale di un tempo, lungo i sentieri e le trazzere di montagna, tra abbazie, mulini, vecchi bagli, antiche masserie, valli e bevai. Il percorso attraversa ben quattro riserve naturali, questo consentirà non solo ai viaggiatori ma anche agli stessi siciliani di apprezzare e avere consapevolezza della ricchezza del patrimonio del nostro territorio”.
“Un’esperienza nuova e affascinante per una fruizione completa delle aree naturali protette – spiega il Fulvio Bellomo, dirigente generale dell’Azienda – che ci consente di mettere a sistema la rete dei rifugi gestiti dal dipartimento e di valorizzare il patrimonio storico e culturale di tutto il comprensorio”.
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Per informazioni e prenotazioni: 091.584617-3403380245)
Si pernotterà nei bivacchi e nei rifugi delle aree forestali, a contatto con la natura, in uno degli angoli più belli ma ancora sconosciuti dell’isola. Sarà possibile dormire anche in sacco a pelo, nel bosco di Pomo, nei rifugi di “Casa Giammanchieri” e “Casa Don Michele, gestiti dal dipartimento. I rifugi sono dotati di panche letto, luce elettrica, camino o stufa a legna. Domenica, gli escursionisti saranno accompagnati all’abbazia di Santa Maria del Bosco (a Contessa Entellina) e all’Antiquarium Giuseppe Nenci, dove sono esposti reperti degli scavi di Rocca di Entella.
Si tratta delle rete sentieristica più estesa del territorio, che collega dodici paesi del comprensorio dei Sicani, dove è possibile ammirare realtà paesaggistiche, turistiche e artigianali variegate: Sambuca di Sicilia, Bisacquino, Giuliana, Contessa Entellina, Burgio, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Cammarata, Castronovo di Sicilia e Prizzi. La rete dei sentieri (riconoscibile dal segnavia a vernice rossa e bianca e dalle tabelle direzionali poste agli incroci e alle partenze) collega quattro riserve naturali: Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, Monte Cammarata e Monte Carcaci.
La partecipazione all’escursione è gratuita, sia per il week-end che per una sola giornata, ma è necessario prenotarsi e dotarsi di calzature e indumenti da trekking. Consigliata anche una torcia.