Milan-Palermo, il diavolo e l'acqua santa - Live Sicilia

Milan-Palermo, il diavolo e l’acqua santa

Quattru gol c'amu a fari
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La tradizione positiva degli ultimi anni ispirava  buoni propositi in casa di un Milan, per niente povero, come lo apostrofò qualche tempo fa Riccardo Cocciante di ritorno dalla natia Cambogia. Accompagnato da una rumorosa presenza di tifosi rosanero, il Palermo,  ha provato ad infastidire il diavolo con fialette di acquasanta che però non hanno sortito l’effetto sperato, anche perché un campo “trappoloso” ed infame,  ha “infortunato” quel genio del calcio che di cognome fa Pastore. Ed a proposito della prateria del  San Siro c’è da che lamentarsi anche in casa Milan visto che Pato e Inzaghi sono stati anche loro aiutati a riposare in panchina, così come i “ruzzoloni” dell’arbitro Banti avrebbero dovuto ispirare vendette  a favore di Miccoli e compagni.

Invece l’arbitro non se l’è presa con il Milan ed anzi ha ignorato un paio di rigori a favore del Palermo che di certo avrebbero ribaltato il risultato. Ma dei torti subiti è meglio non parlare perché se no ci squalificano anche a noi che scriviamo e chissà se Maroni non ci da un  Daspo non solo dentro lo stadio ma anche dalle tastiere dei PC.

Abbiamo giocato benino ma abbiamo avuto paura di vincere ed alla fine abbiamo perso con il solito digestivo dei tre goal da ingoiare dopo i pasti ed al termine di quasi tutte le partite.
Chissà ora cosa dirà Zampa di Legno e cosa penserà Delio Rossi in arte Popeye che forse si era illuso, dopo la partita con il Genoa,  che fosse quello spazzacamini di Sabatini a portare attasso e fumo negli occhi.
Secondo me, in fondo, per vincere c’è mancato solo  l’Esor..ciccio di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Ora arriva il derby e aldilà di saltellare tutti insieme tendendoci per mano, dobbiamo augurarci di rivedere un Palermo arrembante e vincente come   Dio comanda e come il Diavolo oggi non ci ha concesso.
Chi lo sa se Pastore riuscirà a smaltire dai reumatismi al ginocchio e se Miccoli perderà quei cinque chili di zavorra che si porta dal mare alla montagna. Ma bisogna comunque crederci anche per cancellare i nefasti ricordi degli ultimi incontri ravvicinati del peggiore tipo!!
In attesa del fischio d’inizio, al magazziniere rosanero, “Pasqualino sette bellezze”,  consigliamo di dare una regolata ai bulloni di tutta la squadra così evitiamo “ i sciddicuna ed  i firriuna” visti a San Siro. Se poi  fosse  possibile, chiediamo allo stesso Pasqualino,   di recuperare quelle scarpette magiche che fino a poco tempo fa indossò prima Cenerentola (che a Palermo si presentò con il nomignolo di Cerantola) e poi tale Ilicicci, che,  di tiri da fuori non ne sbagliava nemmeno uno,  anche se bendato a tutti e due gli occhi.
Anticipatamente… ringraziamo.


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