Alla fine ha scaricato tutta la sua rabbia contro l’arbitro. Un pallone scagliato contro il fischietto croato Strahnja. Un gesto di rabbia, di nervosismo, di frustrazione, dopo l’eliminazione dall’Europa League e dopo aver sbattuto come il mare sugli scogli contro la solida difesa dello Sparta. Javier Pastore ieri è tornato sulla terra. Ci ha provato, ci ha riprovato, ma nessuna delle sue giocate si è rivelata azzeccata. Alla fine del match si è guadagnato il secondo cartellino rosso consecutivo in Europa: “La mia prestazione credo sia stata positiva, in queste partite non è mai facile giocare. Ma ho sbagliato a non tirare all´arbitro l´ultima palla che ho tirato. L’arbitro ha giocato per loro, noi abbiamo lavorato per un anno per arrivare in Europa e poi ce la rubano così… Tutti i contrasti erano per loro e fischiava sempre a loro favore”. Un gesto che Rossi in conferenza stampa ha condannato: “L´espulsione di Pastore si poteva evitare. Questo dimostra che non abbiamo ancora il metro delle partite internazionali, giusto o sbagliato che sia il metro è diverso, anche nella gestione dei falli e delle ammonizioni, ci servirà di esperienza. Dobbiamo fare soltanto mea culpa”. Pastore invece viene assolto dal suo presidente: “Non è stata una cattiva partita quella disputata ieri dal Palermo – ha detto Zamparini a reterete24 – purtroppo ieri ci è mancato l’apporto di Nocerino in mezzo al campo e Pastore ha risentito dell’assenza di Ilicic, mentre ho visto molto bene Pinilla in netto recupero fisico dopo il suo infortunio. Tra le cose negative del match di ieri sera – continua Zamparini – un arbitraggio stupido, croato…”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo