TRAPANI – Il quintetto sta per essere completato, manca solo un tassello ma l’impressione è che la Lighthouse Trapani abbia ormai tutto pronto per dare vita ad una grande stagione. Il doppio ingaggio a tinte americane arrivato a cavallo tra la fine della scorsa e l’inizio di questa settimana, con i due piccoli Brandon Jefferson e Jesse Perry che daranno nuova linfa al ritmo offensivo della formazione granata, ha reso decisamente più pericolosa la compagine guidata da coach Ugo Ducarello, che forte già delle conferme di Gabriele Ganeto e Andrea Renzi – che continueranno a comporre lo zoccolo duro italiano – può dire di avere a disposizione già quattro quinti di quello che sarà il quintetto base in vista della prossima stagione. Manca dunque un solo pezzetto per completare il puzzle relativo allo starting five granata, e riguarda lo spot di ala grande, che a differenza di quanto si sospettava nei giorni scorsi non verrà occupato da Jeffrey Crockett. Il forte giocatore americano, subito a proprio agio nei meccanismi di Trapani nonostante il suo arrivo a stagione in corso, non può arrivare a causa degli ingaggi degli altri statunitensi, Perry e Jefferson.
Dunque, se da una parte sono stati risolti i dubbi relativi al backcourt da mettere a disposizione di Ugo Ducarello, con gli ingaggi dell’ex trevigiano e del piccolo giocatore texano, l’altra faccia della medaglia parla di un mercato europeo – se non addirittura italiano – da scandagliare per regalare alla Lighthouse Trapani un numero 4 di spessore e di qualità. Difficilmente si potrà puntare come ala grande titolare su uno dei nuovi arrivati, ovvero Stefano Spizzichini, arrivato circa un mese fa con la possibilità di rosicchiare minuti pesanti uscendo dalla panchina. Ma quello del pacchetto lunghi è un problema che ancor più grande e non si limita, per l’appunto, solo all’ingaggio dell’ala grande titolare. Infatti, per il momento c’è un Andrea Renzi che non ha ancora un sostituto pronto ad uscire dalla panchina. Per questo motivo, il general manager Nicolò Basciano dovrà occuparsi di risolvere solo questi due problemi per completare un roster che, ad una prima occhiata, risulta decisamente competitivo e pronto per fare un campionato di vertice in un girone Ovest di serie A2 che rimane ricco di squadre in lotta per tentare la scalata in serie A.
Con gli ingaggi del già menzionato Spizzichini e della giovane guardia Filippo Testa, oltre che con i graditi ritorni di Stefano Bossi e Marco Mollura, Trapani ha infatti creato un’ossatura italiana ancor più forte sul piano qualitativo oltre che con una maggiore energia da sfruttare in momenti complicati delle partite. Nel frattempo, la compagine granata ha preso atto della composizione del calendario per il prossimo campionato cadetto. La prima avversaria sarà la Blu Basket Treviglio, che arriverà al PalaConad il prossimo 1° ottobre per il battesimo stagionale, mentre la prima trasferta sarà molto complicata, in quanto la Lighthouse sarà di scena in quel di Biella l’8 ottobre prima di un ulteriore trittico di partite dal sapore decisamente affascinante: prima Siena, poi la Virtus Roma e infine la neopromossa Napoli. Da segnare sul calendario, ovviamente, il doppio confronto ‘made in Sicily’ contro la Moncada Agrigento: andata a Trapani il 10 dicembre, ritorno a Porto Empedocle il 25 marzo. La regular season della Pallacanestro Trapani si chiuderà il 22 aprile, quando in Sicilia approderà la Dinamo Academy Cagliari, formazione di proprietà di Stefano Sardara (patron anche di Sassari, ndr) e che ha prelevato il titolo di Ferentino.