CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Tempo di novità in casa Betaland Capo d’Orlando. Novità non certo annunciate, ma certamente arrivate attraverso il solito certosino lavoro da parte della dirigenza. Ha salutato ieri Zoltan Perl, uno dei principali protagonisti della scorsa stagione – più sotto la guida di Griccioli che tra le mani di Di Carlo – e degno comprimario in una prima parte di annata, quella iniziata agli ordini del coach campano, in cui la formazione paladina si è messa in mostra come una delle principali protagoniste, fino ad agganciare un clamoroso ma decisamente meritato quarto posto, seppur in condominio con altre tre squadre ma con appena quattro lunghezze di distanza dalla piazza d’onore, attualmente occupata da Avellino. Il giocatore ungherese ripartirà dal “piano di sotto”, tra le fila di una Treviso che sta cercando di ritrovare il feeling con il basket che conta, e che punta proprio sul talento di Szombathely per cercare di risalire la china nel girone “orientale” di serie A2.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: come opererà l’Orlandina basket sul mercato? In questa fase della stagione, in cui ogni partita può avere un valore altissimo in termini di posta in palio, coach Di Carlo si ritrova a convivere con un paio di lacune in termini numerici nella sua rotazione, prevista ad inizio stagione con dieci interpreti ma che non ha mai avuto possibilità di attuare, se non nei primi tre minuti della gara di esordio al PalaFantozzi contro Milano, quando si fece male Diener. Proprio il fuoriclasse nativo di Font du Lac è rimasto “orfano” del suo cambio, visto che Perl è stato spesso utilizzato per concedere minuti di riposo all’ex sassarese. Tuttavia, anche il pacchetto lunghi soffre per la ricaduta avuta da capitan Sandro Nicevic, il cui rientro è stato fissato a data da destinarsi. In ogni caso, il rendimento di Archie, Delas e Iannuzzi – messi in rigoroso ordine alfabetico – fa pensare che potrebbe essere proprio il reparto dei piccoli ad ottenere una nuova aggiunta per le prossime dieci giornate, che saranno anche quelle che decreteranno la griglia di partenza per un playoff al quale la Betaland conta di partecipare.
L’identikit del giocatore può essere fatto anche sulla base dei giocatori che sono arrivati a Capo d’Orlando a stagione in corso, nelle passate annate ma anche in quella attuale. Per sostituire Fitipaldo, infatti, è stato chiamato Nikola Ivanovic: non certo un esteta dell’assist come l’uruguaiano, ma un giocatore con tanti punti nelle mani e una grande intelligenza cestistica su entrambi i lati del campo. A proposito di punti nelle mani, il ds paladino Sindoni è stato capace di portare in biancoblu a stagione già iniziata gente come Ryan Boatright e Tyrus McGee, i quali hanno cosparso di genialità e grandi giocate i parquet di tutta Italia con la canotta dell’Orlandina. Possibile dunque che vengano messe le mani su un giocatore – possibilmente comunitario – che possa entrare a partita in corso per concedere riposo a Diener, ma senza diminuire più di tanto la qualità dei tiri e l’intensità difensiva, che ManDrake ha sviluppato al meglio soprattutto nelle ultime gare stagionali. Difficile fare nomi al momento, ma è altrettanto difficile che Capo si presenti contro Brescia senza aver trovato l’alternativa a Perl.