PALERMO – Tre sconfitte consecutive, con due sole reti messe a segno (entrambe in avvio di gara) e ben undici incassate (praticamente tutte tra la fine dei primi tempi e le riprese) non mettono a rischio la posizione di Roberto De Zerbi. Il tecnico bresciano, per la prima volta dal suo insediamento sulla panchina del Palermo, nel tribolato post-partita di ieri sera dopo l’1-3 patito dall’Udinese ha pronunciato la parola “esonero”. Segno di una certa pressione mediatica, già avvertita durante la conferenza stampa pre-partita avvenuta mercoledì pomeriggio, ma anche dell’esperienza che a Palermo si vive fin dall’inizio della ultra-decennale era Zamparini, ma ancor di più nelle ultime cinque stagioni. In ogni caso, l’ex allenatore del Foggia avrà il tempo e la disponibilità per lavorare in vista del prossimo impegno dei rosanero, i quali chiuderanno l’undicesima giornata andando a fare visita al Cagliari.
Una partita in cui De Zerbi dovrà mettere in campo il miglior Palermo possibile, considerando che anche gli avversari di giornata non se la passano bene. I sardi hanno perso nettamente in casa contro la Fiorentina e all’Olimpico contro la Lazio, subendo ben nove reti e realizzandone quattro, tre delle quali a gare ormai chiuse: Capuano e Borriello sono andati a segno contro i viola sull’1-5, mentre l’autogol di Wallace è arrivato sul 4-0 in favore dei biancocelesti. Il fatto di giocare in trasferta potrebbe aiutare il Palermo e soprattutto l’allenatore lombardo nella prestazione, e quindi nel raggiungimento del risultato: a differenza dell’ultimo match esterno, quello dell’Olimpico contro la Roma, la squadra ospitante vivrà in un ambiente tutt’altro che sereno, proprio a causa della recente doppia scoppola. Un terreno di caccia perfetto, almeno sulla carta, visto che – facendo una parafrasi – se Cagliari piange, Palermo non ride.
In ogni caso, De Zerbi non rischia il posto, o comunque non lo rischia prima di disputare la gara di Cagliari. Gara che a questo punto diventerà cruciale, checchè ne potrà dire il mister domenica mattina in conferenza stampa. Cruciale per il suo futuro, che a questo punto potrebbe essere valutato di partita in partita e non più a lungo termine, ma cruciale anche per la stagione del Palermo. Perdere anche al “Sant’Elia” porterebbe il Palermo a restare inchiodato fino alla fine nelle ultime quattro posizioni, ad iniziare un lungo girone di ventisette partite contro Crotone, Empoli e Pescara. Vincere, invece, potrebbe restituire ai rosa un sorriso perso ormai da tempo, dall’uncinata vincente di Nestorovski sul campo dell’Atalanta. È passato un mese, sembra passata una vita.