PALERMO – Rino Foschi torna a Bad Kleinkirchheim dopo la presentazione dello scorso weekend, e lo fa per fare il punto sul mercato del Palermo. Un mercato all’apparenza fermo per il momento, ma che ha vissuto gli ultimi giorni legati soprattutto alla chiusura della trattativa che ha portato Vazquez al Siviglia. E il ds rosanero ribadisce le difficoltà nel condurre un mercato con poco denaro in mano: “Fino ai giorni scorsi c’è stato l’Europeo, si è trascurato un po’ il mercato italiano e anche quello europeo, i movimenti più importanti li hanno fatti le grandi squadre. Non è che non ci sia mercato per noi, è un mercato particolare in cui i giocatori italiani sono sempre più carenti e vanno all’estero, per cui per riportarli in Italia ci sono sempre più difficoltà. Per una squadra come il Palermo, che l’anno scorso ha fatto quel che ha fatto, ha sofferto ma ha portato a termine il campionato con la salvezza, c’è qualcosa da modificare. Le uscite, come sapete, sono i movimenti più importanti perchè incassi denaro che ti fa fare un certo tipo di mercato. In determinati ruoli c’è carenza, in Italia si fa fatica e quindi si deve andare all’estero”.
Un Palermo che per il momento prevede tantissimi stranieri e pochissimi italiani, la maggior parte dei quali provenienti dalla Primavera rosanero. Uno degli obiettivi di Foschi, dunque, è quello di aumentare lo zoccolo duro composto da giocatori del nostro Paese: “Ci sono già tanti stranieri in squadra, il Palermo ha fatto dei cicli importanti e c’erano tanti giocatori italiani. Quando vedi un Palermo come quello di oggi in cui ci sono tanti stranieri, anche se bravi, sai che sarebbe comunque bello che ci fossero 4-5 elementi italiani di personalità nella formazione titolare, in modo che venga aiutato anche il giocatore straniero venga aiutato. Per questo Ballardini parla di un mercato più italiano, ma quei pochi che ci sono vengono desiderati anche da altre squadre. Abbiamo appena fatto un’uscita importante, c’è qualcosa da sistemare e ci sono giocatori che desiderebbero cambiare aria. Dopodichè bisognerà fare le entrate che servono per portare l’organico a un gruppo di 18-20 elementi che si giocano la maglia da titolare”.
Ma, ovviamente, sarà necessario sfoltire ulteriormente la rosa a disposizione di Ballardini. In particolare mandar via e trovare mercato per quei giocatori che ritengono finito il loro ciclo a Palermo, in primis Giancarlo Gonzalez e Achraf Lazaar: “Gonzalez è un buon giocatore e sicuramente gli piacerebbe cambiare squadra, perchè ha delle ambizioni e vorrebbe giocare in un ambiente diverso. Il discorso di Lazaar è diverso, non ha rinnovato nel momento opportuno ed è in scadenza. Potrebbe avere delle richieste importanti, ma sappiamo benissimo che è un giocatore da sostituire. Alle sue spalle c’è un giocatore giovane ma è troppo poco, perciò bisogna comporre una coppia in quel reparto. Non appena completeremo le entrare, il numero di giocatori è quello che vi ho detto per poter condurre un campionato normale e senza fare voli pindarici. Lavoreremo in determinati ruoli e con giocatori che hanno determinate caratteristiche”.
C’è da sostituire un Alberto Gilardino che all’improvviso ha lasciato Palermo. In attacco, il nome che si è fatto con maggiore frequenza è quello di Marco Borriello, ma Foschi spiega perchè è assai improbabile portare il puntero campano in rosanero: “Borriello è una punta, ha caratteristiche simili a Gilardino, per la cui partenza siamo dispiaciuti perchè si trovava molto bene a Palermo. Non è una situazione che ha fatto comodo a entrambe le parti, era molto indeciso anche lui ma sentirsi un’alternativa com’è accaduto l’anno scorso, con un ingaggio così, non era il massimo. La sua scelta ha aiutato il Palermo perchè si è ridimensionato il monte ingaggi. Attualmente abbiamo due stranieri in attacco, si parla di Borriello perchè ha delle caratteristiche ma il suo ingaggio è sempre molto alto e se lo merita. Il budget della società non consente di prendere Borriello, anche perchè non terrebbe compatto lo spogliatoio. Ci vuole della qualità a centrocampo, Ballardini insiste perciò cercheremo giocatori di qualità e personalità, e stiamo lavorando su Cigarini, ma siamo lontani. Cerchiamo delle mezzali, poi vedremo anche gli esterni alti come Embalo”.
E allora si parla di un’altra strada, quella che porta all’ecuadoregno Josè Angulo, dell’Independiente del Valle. Foschi però spiega che potrebbe esserci un problema insormontabile per portare in Sicilia la punta sudamericana, così come quel Gianluca Pegolo che attualmente è il candidato più credibile per il ruolo di vice-Posavec: “Angulo è un giocatore importante, se ne parla perchè lui stesso ha detto di voler fare esperienza in Europa. Però è un giocatore molto pesante da spostare in Europa, ci sono dei costi, e poi non dimentichiamo che è gestito da un certo Mascardi… Pegolo è un giocatore non difficile da portare qua a Palermo, sul piano dello stipendio. Sembrava quasi sognare di approdare a Palermo, poi all’improvviso ha deciso di voler restare a Sassuolo, tanto per ribadire le difficoltà del mercato”.
Infine si torna a parlare di una difesa da sfoltire, con Gonzalez che quasi certamente partirà ma con un Edoardo Goldaniga che invece è pronto a diventare il nuovo leader del pacchetto arretrato a disposizione di Ballardini: “Le uscite in difesa lo sapete quali saranno, ve l’ho detto prima. Goldaniga non parte, è un giocatore giovane ma già importante per il futuro del Palermo, tant’è che è il più richiesto. Gonzalez è uno straniero molto bravo che vuole cambiare aria, per cui ci sarà da sostituire lui. C’è l’esterno sinistro da acquistare, a destra siamo messi bene, perciò dovremo trovare un sostituto di qualità”.