PALERMO – Il rigore concesso a Ciro Immobile in Palermo-Torino continua a non andare giù al presidente Maurizio Zamparini. Una simulazione netta, secondo il presidente del club di viale del Fante, che avrebbe così penalizzato i rosa in uno scontro importante per la lotta salvezza. Ed è per questo che il patron continua a redarre comunicati ufficiali, seppur tentando di correggere il tiro dopo aver puntato il dito anche sulla stampa palermitana, rea di aver ignorato “i torti subiti”. Una frase che ha fatto drizzare le antenne all’Ussi Sicilia e che ha portato ad un nuovo comunicato di Zamparini.
“La stampa scrive impropriamente: “Zamparini infuriato con gli arbitri”. Non è vero e traspare dal testo del comunicato”, così esordisce il presidente del Palermo nella nota pubblicata sul sito ufficiale del club. “Sono arrabbiato – prosegue il presidente – contro quei giocatori che simulando traggono in errore la valutazione arbitrale”. Un chiaro riferimento ai giocatori già citati il giorno prima, ovvero Immobile nell’episodio del rigore in Palermo-Torino e Mancosu in Carpi-Palermo. Due rigori che, stando al pensiero di Zamparini, sono costati punti preziosi nella fuga dal terzultimo posto in classifica, in due partite dove il Palermo ha raccolto un misero punto.
Stavolta, però, l’attacco è generalizzato. Nessun nome e nessun episodio tirato in ballo con un’accusa rivolta all’intero sistema del calcio italiano, che tollera comportamenti non consoni allo spirito sportivo. “Questo non succede nel calcio inglese dove, per cultura sportiva, non ci sono simulatori anche perché verrebbero fischiati anche dal proprio pubblico”, rilancia Zamparini nel suo comunicato. “Simulare è un vizio tipico del nostro calcio e di certi giocatori – prosegue il numero uno del club rosanero – privi dei veri valori sportivi poiché nessuno li ha loro insegnati”.
Ed ecco dunque che Zamparini, dopo svariate accuse, muove anche una proposta, quella “di usare la prova televisiva, per sanzionare con multe e squalifiche i simulatori che inducono all’errore gli arbitri, anche quando certi giocatori rimangono a terra “morti” per far interrompere l’azione avversaria e subito dopo ripartono come lepri non avendo nessun trauma”. Un vizio che, stando alle parole di Zamparini, è “tipico solo del nostro calcio” e per il quale “serve un aiuto (televisivo) per gli arbitri per situazioni dove l’occhio umano non può bastare”. Si torna dunque ad un vecchio cavallo di battaglia del patron friulano, quello della tecnologia per gli arbitri, ben consapevole di dover mettere in gioco anche sé stesso e il suo club: “Naturalmente saranno osservati in primis anche i giocatori del Palermo”. Ma al momento resta solo una proposta.