MESSINA – Il D-Day giallorosso non ha deluso le attese. La tanto agognata fumata bianca è arrivata intorno alle 18,15: Pietro Lo Monaco passa la mano al gruppo guidato dall’imprenditore Natale Stracuzzi. L’incontro decisivo è avvenuto in quel di Catania poco prima delle ore 15, presso lo studio del legale di Giuseppe Gitto a cui hanno partecipato una folta schiera di rappresentanti. Da una parte Pietro Lo Monaco insieme al Commercialista Isidoro Torrisi, al segretario Alessandro Raffa e al direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, che avrebbe avuto un ruolo chiave per far diradare la fumata nera della scorsa settimana. Dall’altra parte oltre a Stracuzzi, accompagnato dai soci Piero Oliveri e Antonino Micali mentre poco dopo è arrivato anche Arturo Di Napoli, che con oggi è sempre più vicino alla panchina del Messina: scartata quindi l’ipotesi Paganese che si era prepotentemente fatta strada nelle ultime ore.
Fin da subito si capisce che potrebbe essere la volta buona, con Pietro Lo Monaco che conferma la volontà di passare la mano a fronte di una sorta di rimborso dei 50 mila euro spesi per l’iscrizione in Serie D. Il problema dei bilanci però è rimasto presente fino alla fine, ma evidentemente la voglia di concludere con una stretta di mano era così forte da far si che si superasse anche quest’ultimo sostanzioso scoglio, fino alla firma dell’accordo preliminare che poi sarà ratificato in uno studio notarile.
Per il Messina si chiude comunque un’era, fatta di due promozioni che hanno portato il calcio peloritano lontano dal fango e dalla polvere del dilettanti, fino alla retrocessione che ha riportato tutto al punto di partenza. Per probabile riammissione in Lega Pro toccherà aspettare il 12 agosto, data del processo sportivo contro Vigor Lamezia e Barletta per l’inchiesta “Dirty Soccer” ma c’è una squadra da costruire da cima a fondo e chi lo farà sarà, con ogni probabilità, sempre Fabrizio Ferrigno che in queste settimane di caos e incertezza ha lavorato sotto traccia.