A distanza di cinque anni dalla morte di Simone La Mantia, il 42enne deceduto il 2 ottobre 2004, a Palermo, per le tragiche conseguenze di un pugno, la Procura della Repubblica ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti di Salvatore Mannino, 74 anni. L’anziano deve scontare due anni e sei mesi di reclusione per estinguere la pena di sei anni che i giudici gli hanno inflitto per omicidio preterintenzionale. Per Mannino, titolare dell’omonima impresa di pompe funebri in via Maurolico, proprio dove si svolsero i fatti, si sono aperte le porte del carcere Ucciardone. Il provvedimento e’ stato eseguito dai carabinieri.
La Mantia mori’ per le conseguenze di un violento pugno che lo raggiunse al culmine di un diverbio scoppiato per un banale incidente stradale. La scena si svolse sotto gli sguardi della moglie e della figlia di appena due anni.
A sferrare il pugno secondo gli inquirenti sarebbe stato proprio Mannino spalleggiato da uno dei figli.
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