PALERMO – Un cumulo di plastica galleggiante trasportato dalle correnti: questo è ciò che resta nel canale Badame, all’altezza di via Santicelli, dopo il forte maltempo del 15 Luglio scorso.
Il torrente naturale di gronda, detto “Vadduneddu”, nel quartiere Pagliarelli, in gran parte è ostruito da detriti che al prossimo maltempo potrebbero causare dei disagi.
La presenza della plastica, oltre per il normale decorso dell’acqua verso il mare, rappresenta una minaccia per la fauna considerando che le microplastiche potrebbero essere ingoiate dai pesci.
Il canale alle falde di Monreale, nasce per raccogliere le acque piovane che precipitano nel bacino Mezzo-Monreale per poi convogliare nel canale Boccadifalco, quindi nel fiume Oreto. La scarsa manutenzione di tutto il corso d’acqua ha spesso causato grossi problemi. Lo ricordano bene gli abitanti della strada vicinale Badame che nel novembre del 2018 hanno vissuto una notte di paura. Due anni fa, nella strada privata del quartiere Pagliarelli, il canale è esondato con danni in prossimità di una villetta, dove il muro di cinta ha ceduto e l’acqua e il fango sono entrati in casa.
I diversi canali dovrebbero essere in grado di assorbire un’eventuale “bomba d’acqua” sulla città di Palermo. Spesso la Protezione Civile comunale è dovuta intervenire urgentemente in alcuni tratti per immediate bonifiche e ripristino di argini. A gennaio scorso in via Scorzadenaro, nel tratto compreso tra via Altofonte e via Gaetano Costa, è avvenuta anche un’esercitazione della protezione civile sul rischio meteorologico nella zona, con lo scopo di testare la capacità di risposta, di alcuni enti, in caso di esondazione del canale.