PALERMO – “Il ritardo accumulato non trova più giustificazione e rischia di pregiudicare quanto di buono si è fatto negli ultimi due anni”. A puntare nuovamente i riflettori sul mondo della formazione siciliana è Giuseppe Messina, segretario regionale del sindacato Ugl Sicilia, preoccupato per l’ancora attesissima ufficializzazione dei fondi destinati ai corsi Iefp (istruzione e formazione professionale).
“È davvero un peccato – è la sua constatazione –. Dopo anni di duro lavoro volto a restituire dignità, legalità e certezze al settore della formazione professionale, ci risiamo. Ventimila allievi probabilmente non frequenteranno le lezioni, e altri non hanno ancora la possibilità di concludere il loro percorso iniziato ben tre anni fa”.
La sigla raccoglie le voci degli enti coinvolti nei corsi di formazione, che il segretario definisce “ormai alla canna del gas. Oltre a non poter più garantire le mensilità ai propri dipendenti non riescono neanche a pagare gli oneri fiscali, le bollette, gli affitti. Insomma, dopo aver rilanciato il sistema formativo e averlo strappato dalle sabbie mobili dell’era di Rosario Crocetta, si avvista all’orizzonte il possibile fallimento del settore. “Chiediamo chiarezza sul reale proposito del governo regionale in merito al futuro del settore – aggiunge Messina – e se la volontà sia davvero quella di dare certezza, a partire dal prossimo triennio, alla spesa del comparto Iefp che per caratteristiche è uguale alla scuola statale”.
Messina sostiene che “quest’anno i lavoratori del comparto rimarranno senza stipendio, considerato che mancano 78 giorni alla fine dell’anno e vista la mancata soluzione allo sblocco delle procedure per l’emissione dei decreti autorizzativi e dell’avvio per le terze e quarte annualità. E tutto questo in piena emergenza pandemica – prosegue il segretario – che già ha prodotto una generalizzata psicosi nelle famiglie, nei minori, nei giovani, nei lavoratori e più in generale nella società siciliana. Questa situazione, aggravata da un possibile nuovo lockdown, ci lascia molto perplessi perché siamo di fronte all’ennesimo allarme sociale”.
Ecco perché l’Ugl torna a chiedere al governo Musumeci una serie di interventi attesi già da tempo: “L’emanazione dei decreti di autorizzazione per le prime e seconde annualità dei corsi Iefp, la pubblicazione dell’avviso per avviare le terze e quarte annualità, e l’avvio delle procedure per ottenere la prima anticipazione”. Quest’ultima sarebbe una chiave di volta, “indispensabile per arrivare alla fine del 2020 nelle condizioni di garantire lo stipendio ai lavoratori, e una serena attività didattica alle migliaia di allievi che hanno scelto di frequentare i percorsi formativi in alternativa a quelli statali”.