Si e’ parlato della vertenza della Sat, ancora in attesa di soluzione mentre i lavoratori presidiano da mesi gli impianti, ma anche dell’assenza del piano industriale di Stmicroelectronics e Numonyx, che preoccupa non poco il sindacato, e delle innumerevoli vertenze aperte nelle provincia, stamani a Catania nel corso dell’attivo provinciale della Fiom Cgil, convocato in vista dello sciopero generale proclamato dal sindacato su scala nazionale per il 9 ottobre. In Sicilia il 9, i metalmeccanici Fiom si sono dati appuntamento a Palermo per una manifestazione di protesta. “Qui come in tutta l’isola- ha detto Stefano Materia, della segreteria della Fiom provinciale- la crisi sta facendo sentire effetti molto pesanti, con crescita dei licenziamenti e della cassintegrazione. E’ per questo- ha aggiunto – che la categoria il 9 ottobre scendera’ in piazza, per difendere il contratto nazionale, ma anche per fermare i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche”.
Alle incertezze che rigurdano la Sat, che ha cessato le attivita’ e messo in cassintegrazione straordinaria 164 lavoratori, e alle vicende di Stm e Numonyx si aggiunge la vertenza della Etc, indotto della Stm, che ha 23 dipendenti in cassintegrazione e quella del Gruppo meridionale impianti, che nel 2008 ha avuto una riduzione dell’occupazione del 30%. Nella provincia di Catania ci sono inoltre 15 aziende che hanno fatto ricorso ai contratti di solidarieta’ per 400 lavoratori e cinquanta aziende alla cassintegrazione ordinaria per 500 dipendenti. E ancora, 10 aziende nazionali e locali che hanno fatto ricorso alla cassintegrazione straordinaria e 11 che hanno avviato le procedure di licenziamento negli ultimi 6 mesi mandando a casa 116 lavoratori. La cassa in deroga ha riguardato inoltre 90 persone. “ E la lista delle lista delle situazioni di crisi puo’ continuare- ha sottolineato Materia- senza contare peraltro i precari a tempo determinato o interinali ai quali non sono stati rinnovati i contratti di lavoro.
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