Dall’1 al 4 ottobre, ogni pomeriggio alle 17,30 al Teatrino dei pupi di via Bara all’Olivella (Palermo) i giovani allievi della “Scuola per pupari e cuntisti” di Mimmo Cuticchio, si metteranno alla prova affrontando – nei primi due giorni, giovedì 1 e venerdì 2 ottobre – uno spettacolo classico, uno dei cavalli di battaglia dei pupari, il “Combattimento tra Orlando e Rinaldo” dove il sistema delle regole dell’Opra è più rigoroso. Sabato 3 e domenica 4 ottobre, invece, “Dietro le quinte”, dimostrazione pratica in cui il pubblico potrà seguire il processo di messinscena, manovra e recitazione dei pupi senza le tele del Teatrino. Un vero e proprio viaggio approfondito nei sistemi dell’Opra, da apprendere e scoprire attraverso le mani degli stessi allievi pupari, guidati dal figlio di Mimmo, Giacomo Cuticchio che, nonostante da alcuni anni firmi la regia dei suoi spettacoli, si considera ancora un allievo “in corsa”.
Le radici in cui affonda la storia dell’Opera dei Pupi sono verbali. Le sue fonti sono le voci degli stessi pupari, i suoi documenti, la trascrizione di fatti e saperi derivati dalla sfera dell’oralità. Solo in un secondo momento, la storia degli studi sull’Opra ha affiancato a questa tradizione orale, una riflessione che basava le sue fondamenta sulla pratica spettacolare. È dunque necessario partire dai pupari ed opranti, perché solo attraverso la loro memoria è possibile far luce sulla nascita di questo particolare teatro, le cui origini fanno parte di un sapere che, insieme all’arte, si tramanda da maestro ad allievo. Nasce da queste premesse il progetto “Primoteatro” realizzato dai Figli d’arte Cuticchio per il terzo anno consecutivo, grazie al sostegno dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali: sul tema “L’epica cavalleresca tra racconto e Opra” sono stati costruiti laboratori e spettacoli a Polizzi Generosa in luglio e agosto, e in questi giorni al Teatro di via Bara all’Olivella, a Palermo. L’idea di Mimmo Cuticchio è stata quella di realizzare uno studio pratico volto alla trasmissione del patrimonio di tecniche artigianali, narrative ed espressive in via di estinzione: studio che ha attirato giovani allievi da varie parti d’Italia. Ciascuno di loro, a seconda delle proprie attitudini, ha inserito nel proprio racconto i pupi, altri le marionette, altri i burattini. Donato Pichi, Valentina Vecchio, Patrizia Boccone, Carlotta Papeschi, Serena Boccanegra, Giusi Parisi. sono alcuni dei giovani che hanno seguito il processo di messa in scena e le tecniche dell’Opera dei Pupi, dalla costruzione dell’ossatura, alla realizzazione delle armature, alla pittura dei fondali. Sulla scena ci saranno il consiglio dei paladini, le adunate dei saraceni, la lotta con il drago, le battaglie sotto le mura di Parigi. Non mancherà il prode Orlando che ancora una volta abbandonerà l’amato zio Carlo per correre dietro alle gonnelle di Angelica.
L’ingresso è libero.