CATANIA – Sarà l’autopsia a stabilire se la donna 50enne, il cui corpo senza vita è stato recuperato nel pomeriggio dai sommozzatori dei vigili del fuoco nelle acque antistanti il porticciolo Rossi di Catania, è morta per annegamento. Non è ancora chiaro infatti cosa è accaduto in quel tratto di mare della scogliera di lava catanese. L’autorità giudiziaria ha deciso di vederci chiaro.
L’allerta da parte della Guardia Costiera è arrivato alle 14.42 alla Sala operativa dei pompieri. Predisposta in pochi minuti la macchina dei soccorsi con l’invio di mezzi navali e dei sub. E sono stati loro a consegnare la salma al personale della Capitaneria di Corpo, che sta indagando con il coordinamento della Procura etnea. Il medico del 118, facendo un primo controllo sul corpo, ha indicato come probabile causa del decesso proprio l’annegamento. Ma sarà l’esame autoptico a dare tutte le risposte. La salma – su disposizione del pm di turno – è stata trasportata all’obitorio del Policlinico.
A supporto, durante le operazioni di recupero, anche la polizia di Stato.