Nella notte tra lunedì e martedì, dopo una maratona durata quasi 48 ore, distrutto davanti al computer, mi ha scritto via mail: “Oggi io sono distrutto e felice. Non so che valore abbia per te questo, Direttore. Non so se per te è importante sapere che se muoio domani muoio da giornalista vero. Non so se sai che questa felicità mi sostiene in un momento familiare tremendo di cui sei al corrente”. Robertone Puglisi ha dedicato tutto se stesso alla ricorrenza di via D’Amelio, una diretta lunghissima e coinvolgente che ha premiato questo sito col record assoluto dei contatti. Quasi piangeva martedì notte. Di felicità. E di rabbia. Perchè “quel momento familiare tremendo” non lo abbandonava mai. Quel coltello ficcato tra le costole che lo ha reso negli anni più belli della sua vita un uomo triste, un uomo forte. Un uomo, nonostante l’età. Da qualche minuto la tragedia familiare di Roberto si è compiuta. Suo fratello, Marcello, poco più che trentenne, se ne è andato. Per sempre. A Roberto, anima di questo sito, da parte di tutti noi, un abbraccio forte. (f.f.)
I funerali sono domani – venerdì – alle 10.30, chiesa Mater ecclesiae, piazzetta San Marino.