Appena nominato nella giunta provinciale è stato costretto a dimettersi dopo 24 ore perché nessun partito che sostiene la maggioranza lo ha riconosciuto come propria espressione. Succede nella terra di Pirandello, ad Agrigento, dove l’assessore “in cerca d’autore”, Settimio Cantone, ha dovuto mandare giù il boccone amaro. Prima l’Udc e poi il Pdl hanno negato di avere inserito Cantone, che intanto aveva già giurato come assessore, nell’elenco dei nominabili della nuova giunta presieduta da Eugenio D’Orsi (Mpa). Cantone è stato disconosciuto sia dal Pdl, che fa riferimento al Guardasigilli Angelino Alfano, sia dall’Udc, partito a cui aveva aderito poche ore prima del rimpasto. Ovvio l’imbarazzo del presidente D’Orsi, costretto a fronteggiare una crisi esplosa pochi minuti dopo la presentazione della nuova giunta, con l’Udc che minacciava di uscire dalla maggioranza. A risolverla ci ha pensato Cantone, dimettendosi. Al suo posto l’Udc ha designato Salvatore Tuzzolino. “Le dimissioni sgomberano il campo da ogni equivoco – dice D’Orsi – in un esecutivo che non consente l’inserimento di indipendenti. Cantone mi era stato presentato come componente Udc, ma, sentito il senatore Salvatore Cuffaro, si è fatta immediatamente chiarezza, e al suo posto è stato designato Tuzzolino”.
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