La Croce Rossa Italiana lancia l’appello a donare il sangue per far fronte alla carenza estiva. “Dall’inizio dell’esodo estivo a partire da luglio sono circa 400 le sacche di sangue e plasma mancati ogni giorno. Questo mette a rischio fino a quasi 2000 pazienti” come spiega la Cri. “I primi dati che abbiamo ci dicono che le criticità riguardano l’intero territorio nazionale, ma le carenze colpiscono soprattutto molte regioni del Centro-Sud”.
“L’emergenza sangue è un problema concreto. La partenza per le vacanze contribuisce ad interrompere i consueti flussi di raccolta. Si tratta di un periodo nel quale anche le Regioni più virtuose riscontrano delle difficoltà. Il Covid – sottolinea la CRI – ha reso il problema ancora più grave. Secondo i dati pubblicati dal Centro Nazionale Sangue, nell’ultimo anno le donazioni sono diminuite in media del 10% su tutto il territorio nazionale per effetto del virus e della conseguente paura del contagio”.
“Questi dati, soprattutto con l’emergenza sanitaria in atto, non possono essere ignorati. Dobbiamo rivoluzionare il punto di vista e iniziare a pensare ad una vera e propria cultura della donazione del sangue e del plasma – afferma il presidente della Cri, Francesco Rocca – che deve essere sostenibile e continuativa nel tempo. Perché non dovremmo trovarci mai in una situazione di carenza. Questo può avvenire soltanto attraverso un’attenta e rigorosa programmazione delle donazioni. Il Covid-19 ci ha ricordato l’importanza del bene comune anche e soprattutto per il bene del singolo. È necessario disporre di un adeguato numero di donatori periodici, coscienti del valore del loro gesto, sui quali poter contare tutto l’anno, festività e vacanze comprese”.