Ricostruzione a passo di lumaca - Live Sicilia

Ricostruzione a passo di lumaca

Lombardo assicura: "Andiamo avanti"
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Un anno dopo il disastro di Giampilieri, la frana che tolse la vita a 37 persone, colpendo le aree di Giampilieri, Scaletta Zanclea e Itala, nel messinese, la ricostruzione procede con difficoltà. Perchè a mancare anzitutto, sarebbero i soldi. Secondo un report stilato nel mese di settembre dalla struttura commissariale presieduta da Raffaele Lombardo e dagli uomini della protezione civile, il deficit di risorse ammonta a circa 181 milioni di euro. E di quelle messe a disposizione, 139 mila euro,   65 mila sarebbero costituite dai fondi Fas destinati alla Regione: “Stiamo anticipando noi la metà di questi fondi. Le risorse che servirebbero per il totale degli interventi ammontano a circa 6-700 milioni. Dallo Stato è arrivato dunque solo il 10 per cento. Ma noi – dice il presidente Lombardo – senza clamore, continuiamo ad andare avanti”. La situazione sul territorio messinese intanto, peggiora con l’arrivo della stagione invernale. “Molti cantieri ancora non sono partiti, dovremmo risolvere ulteriori problemi relativi alla messa in sicurezza. Per questo seve la pazienza di tutti i cittadini”, afferma Pietro Lo Monaco dirigente del dipartimento della Protezione Civile. E’ stata scelta la via della ricostruzione, anzichè quella delle new town. Ricostruzione che non può prescindere dalla messa in sicurezza del territorio: “I nostri interventi – continua l’ingegner Lo Monaco – hanno mirato anzitutto al rafforzamento delle aree con problemi strutturali e a generare vie di esodo delle acque. Ho visto torrenti che partono dalle montagne e che si perdono tra nelle zone abitate”.
La ricostuzione, assicurano, partirà dalle analisi delle caratteristiche geomorfologiche e idriche del territorio che “nella provincia di Messina – conclude Lo Monaco – si trascurano da anni: qua la gente ha perso case, affetti. Non possiamo prenderci sulle spalle responsabilità che non abbiamo”.


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