I carabinieri hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 25 milioni di euro ad un imprenditore messinese del quale non sono state ancora fornite le generalità, perché ritenuto collegato ad esponenti di clan mafiosi. Il sequestro riguarda diverse società nel settore dell’edilizia, appartamenti, terreni, rapporti bancari, automezzi ed un’imbarcazione di oltre 20 metri. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Messina su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia. Nei confronti dell’imprenditore, che ha diversi penali anche per favoreggiamento personale, è stata anche avanzata una proposta di applicazione della sorveglianza speciale.
I beni sono stati sequestrati all’imprenditore Vincenzo Pergolizzi, 57 anni, accusato di avere collegamenti con esponenti di rilievo della criminalità messinese e catanese, in particolare con i familiari del boss Salvatore Cappello e con Carmelo Vito Foti, di Barcellona Pozzo di Gotto, entrambi in carcere, sottoposti al regime del 41 bis. Pergolizzi, grazie ai suoi legami con i clan, riusciva ad avere vantaggi nel campo della panificazione e dell’edilizia. Sequestrate le società Per Edile e Costeson, due srl operanti nell’edilizia, e la ditta di panificazione Cedipan. Sigilli sono stati apposti amche a 4 abitazioni, 10 auto, tra cui una Cadillac e una Jaguar, un’imbarcazione di 20 metri. Sequestrati, inoltre, 22 conti correnti. Il valore complessivo dei beni ammonta a 25 milioni. L’imprenditore, già nel ’99, era stato indagato per favoreggiamento. In passato era stata anche avanzata nei confronti di Pergolizzi una richiesta di applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale.