Sigilli ai beni di Cosa nostra per novecento milioni di euro, 2.086 persone arrestate e 90 chili di droga sequestrata. Sono questi i numeri del comando provinciale dei carabinieri di Palermo per le attività dell’anno 2010. Il comandante Teo Luzi (nella foto) parla di “vera testimonianza dell’impegno profuso, giorno dopo giorno” e guarda avanti: “Tre sono le linee strategiche per il 2011: combattere il racket delle estorsioni, catturare gli ultimi latitanti di spicco e sequestrare patrimoni mafiosi”.
“Le estorsioni – continua il colonnello – sono una vera e propria piaga ai danni dell’imprenditoria palermitana. Però i Carabinieri e le altre Forze di polizia hanno maturato una tale esperienza nel settore che sono perfettamente in grado di proteggere coloro che denunciano e i loro beni aziendali”. Il militare cita le norme a tutela dei denuncianti e gli incentivi economici previsti. I recenti colpi inferti a Cosa nostra dimostrano che il momento storico in cui viviamo è assolutamente favorevole per uscire dalla morsa del racket. Oggi gli imprenditori che hanno fatto questa scelta sono diverse decine: rivolgiamo quindi nuovamente l’appello a tutti coloro che continuano a pagare il pizzo, e che quindi ne sono le vere vittime, a recarsi presso gli uffici di polizia per denunciare casi d’intimidazione. Li invitiamo ad aver fiducia delle Forze di Polizia e della Magistratura e di affidarsi alla protezione delle istituzioni”.