L’altra sera un porporato del Pd ha incontrato un amico di Politicus, non sapendo che fosse tale. E si è confidato: “Noi? Va tutto benissimo, proprio a meraviglia. Solo, c’è quel Politicus che ci attacca quasi ogni giorno da Livesicilia. Perché? Che male gli abbiamo fatto? Siamo tanto bravi ragazzi… Lupo è pure uno di Chiesa”. Meno male che gli amici esistono. E, puntualmente, riferiscono. Ora io potrei vestirmi da inglese e ribattere: caro porporato del Pd, non ce l’ho affatto con voi. E’ che siete un bersaglio talmente grosso… Perché? Come perché? Generate sempre e immancabilmente azioni politicamente contro-natura. E, nell’errore, non fallite mai.
Mi spiego meglio. Ognuno nasce per realizzare un percorso secondo identità e attitudini. Lombardo fa il Lombardo. Da vaso di coccio spacchetta le trame dei vasi di ferro. E sopravvive. Castiglione fa il Castiglione. Prima ti sfida a duello. Poi ti prende sottobraccio, strizza l’occhiolino e propone: “Amuni, ‘mbari, nu pigghiamu ‘stu cafè?”. E tu rimani lì, con l’arma della polemica ancora fumigante in mano, leggermente interdetto: gli dò (metaforicamente) una botta in testa o lo seguo? Miccichè fa appunto il Miccichè. Cioè, nessuno lo sa cosa sia Miccichè. Nemmeno lui.
E il Pd? Bè, il Pd dovrebbe dire qualcosa di centrosinistra ogni tanto ed evitare atti contro-natura. Con tutta la simpatia del mondo per i lorsignori contraenti – a parere di chi scrive – l’accordo politico con Raffaele Lombardo richiama una questione morale grande dieci volte la sede del partito. Voi da quell’orecchio non ci sentite. Ma io che c’entro, allora?
Vabbè, d’accordo, mano tesa e pigliamoci il caffè. Io mi impegno: sarò meno ruvido. In cambio voi democratici dovrete pronunciare saltuariamente, il minimo sindacale è una volta al mese, una cosa di (centro) sinistra. Qualunque cosa. Mi pare un patto equo. Tuttavia devo confessare la perplessità che mi rode: dubito che siate in grado di rispettarlo.
Buon anno.