A Catania impazza |la Pokemon-mania - Live Sicilia

A Catania impazza |la Pokemon-mania

Su Facebook è stato creato un gruppo che conta già quasi 3.000 fans etnei.

il tormentone 2016
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CATANIA – Toc, toc. Alla porta dell’ufficio bussa un bambino. “Scusate, qui c’è un Pokemon, posso entrare per catturarlo?” sembra la sceneggiatura di una puntata del noto cartoon giapponese, ma è ciò che è successo qualche giorno fa in uno dei nostri uffici, ebbene sì: è successo proprio a noi. Indice del fatto che la febbre da Pokemon abbia colpito tutti, abbiamo voluto vederci di più; approdato oltreoceano poco più di un mese fa, anche in Italia l’arrivo di “Pokemon Go” ha fatto centro.

C’è chi ne parla male, chi non può più farne a meno, c’è chi ne osanna il genio, chi ne critica i vizi. Ma che cos’è Pokemon Go? Sicuramente possiamo definirlo come il tormentone estivo del 2016. Si tratta di un gioco per smartphone scaricabile gratuitamente dalle principali piattaforme per il download di app (App Store e Google PlayStore), prodotto della collaborazione tra The Pokémon Company, Nintendo e Niantic, lanciato il 6 luglio 2016 in alcuni Paesi (come gli Stati Uniti), il 15 luglio in Italia.

Come si gioca? Dopo aver scaricato l’app e aver creato il proprio account, grazie all’attivazione del segnale gps ci si sposta fisicamente nel mondo reale, sarà così possibile notare sullo schermo la presenza dei Pokemon nei paraggi. Ecco che da qui scatta l’irrefrenabile mania di catturar quanti più mostriciattoli possibili in giro per il globo!

Lo scopo del gioco è assumere il ruolo di “allenatori” di Pokemon (dalla contrazione di Pocket Monsters, personaggi nati dalla fantasia del giapponese Satoshi Tajiri, che nel 1995 creò un videogioco per il Game Boy) creando squadre di piccoli mostri da far combattere contro quelle di altri player. I Pokemon possono evolversi e diventare sempre più potenti.

Anche Catania nelle ultime settimane ha mostrato particolare interesse al gioco, i social infatti hanno raccontato in pochi giorni – e continuano a farlo – episodi grotteschi legati alla città dell’elefante in relazione alla moda del momento. Su Facebook ad esempio è stato creato un gruppo che conta già quasi 3.000 fans dove vengono pubblicate ogni giorno tantissime news e informazioni “Abbiamo creato il gruppo, per chi volesse organizzarsi per andare a caccia di Goldeen o intendesse scambiarsi informazioni sulle palestre e i team. Vi aspettiamo..” scrivono gli ideatori, tra i loro più popolari post una foto scattata alla Villa Bellini dove decine e decine di “allenatori” sono ormai soliti radunarsi ogni giorno per acchiappare i pocket monster. E proprio loro, gli ideatori del gruppo ci tengono a difendersi dalle malelingue: “Ultimamente troppe persone insultano, filmano e sbeffeggiano chi gioca a Pokemon Go. Per tutta risposta noi ce ne facciamo una risata. Continuate a giocare, fare amicizia e vivere il mondo. Il tempo perso sarà di coloro che l’avranno passato a criticarvi!”.

“Sorpassatemi – invece si leggeva qualche giorno fa sul lunotto di un auto – sto cercando Pokemon”, così un aspirante allenatore di mostriciattoli aveva scritto, avvertendo gli altri automobilisti di sue possibili manovre azzardate, o ancora: “si avvisano i gentili clienti che nella nostra struttura non sono presenti Pokemon” un messaggio lasciato all’ingresso di un noto hotel catanese. A Catania la moda ha preso davvero piede, tanto che alcuni amanti del gioco hanno deciso di creare un localizzatore dedicato alla ricerca dei mostri: “Vi presentiamo un tool per localizzare i Pokemon tutto catanese! link: http://livepokemongo.it/ è un sito che offre un servizio di mappatura dei Pokemon in tempo reale leggendo le informazioni dai server di gioco. A differenza dei servizi simili, che utilizzano le segnalazioni degli utenti, offre una perfetta precisione di localizzazione e del tempo di spawn. Come abbiamo già detto questo servizio è di origine nostrana e infatti solamente per la città di Catania prevede una mappatura completa e costante, senza bisogno di dover scansionare piccole zone alla volta sarà quindi possibile visualizzare tutti i Pokemon presenti in città!”.

Ormai insomma, nel bene o nel male ne parlano tutti, non c’è quotidiano che non riporti articoli di cronaca su quello che è diventato un vero caso sociale. C’è chi rischia la vita lanciandosi in mezzo alla strada, chi blocca il traffico non curante dei pericoli e chi ha persino lasciato il posto fisso pur di viaggiare alla ricerca dei mostri digitali, alla faccia della crisi, ma c’è anche chi adesso preferisce un parco all’aperto invece del salotto di casa, chi si incontra con gli amici in piazza per fare squadra nella vita reale.

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